Sit in a viale Isonzo, il Comune: ‘Il governo ha fatto retromarcia’

Gli assessori Lea Concolino e Franco Longo: 'Siamo vicini alle associazioni che si mobilitano. Da Roma passo indietro sul programma da 30 milioni per riqualificare le aree degradate' 

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     “L’amministrazione comunale, che è impegnata quotidianamente a fronteggiare le problematiche delle periferie, non può voltare le spalle davanti al grido di allarme lanciato dalle associazioni del territorio che hanno convocato per domani, venerdì 7 dicembre, un sit-in a Viale Isonzo, 222 aperto alla cittadinanza e alle rappresentanze istituzionali. Non possiamo non manifestare la nostra piena vicinanza e garantire quel supporto che l’amministrazione comunale, nei limiti in cui gli enti locali sono costretti ad operare, può offrire in realtà caratterizzate da emergenze croniche e storicizzate’. E’ quanto affermano gli assessori alle politiche sociali, Lea Concolino, e ai lavori pubblici, Franco Longo. ‘Nella consapevolezza del fatto che i piccoli interventi che il Comune può effettuare rappresentino solo delle soluzioni tamponi – aggiungono –  l’amministrazione contava molto sulle risorse che dal Bando nazionale sulle Periferie sarebbero potute arrivare a Catanzaro per sostenere la riqualificazione delle aree degradate. Un ampio programma finanziato con 13 milioni di quota pubblica e 17 milioni da capitali privati, e per cui era stata già definita la progettazione esecutiva, che avrebbe garantito una complessiva riqualificazione di servizi e infrastrutture nei quartieri Corvo, Pistoia, Aranceto e Fortuna. Avevamo previsto  – sottolineano gli assessori di competenza – interventi volti a migliorare sensibilmente il decoro urbano, la mobilità, la sicurezza e la qualità della vita nelle periferie sud con la riqualificazione, tra gli altri interventi, del centro sociale e delle scuole materne e del Palacorvo, il rifacimento di strade, l’installazione della videosorveglianza e un nuovo verde pubblico. Ebbene, nonostante la mobilitazione dei sindaci, il Governo ha di fatto ribaltato gli impegni assunti nella convenzione già sottoscritta con la Presidenza del Consiglio dei ministri rimodulando le risorse previste anche per Catanzaro ed eliminando l’acconto del 20 per cento dell’importo dovuto e ammesso a finanziamento. Sottostando la realizzazione di un programma così vasto alla sola autonoma copertura finanziaria del Comune, il Governo ha, quindi, sbattuto la porta in faccia al nostro progetto e ai bisogni dei cittadini che attendono da anni una risposta concreta ai problemi. Per affrontare l’emergenza periferie – concludono Concolino e Longo –  non si può prescindere da un impegno fattivo e sinergico di tutte le istituzioni preposte e di un Governo nazionale che, al di là degli slogan, dovrebbe dimostrare ben altra attenzione verso le aree e le fasce più a rischio”.

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