Dalle leggi razziali ai diritti umani, l’Anpi alla Casa Circondariale

Appuntamento per il prossimo 10 dicembre 

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    Sono passati ottanta anni dal primo provvedimento antisemita adottato dal regime fascista. Solo poche settimane fa le università italiane – con varie iniziative – hanno riconosciuto le proprie responsabilità sull’applicazione di quelle leggi. Nella città di Pisa con la presenza del rettore si è tenuta la Cerimonia del ricordo e delle scuse durante la quale, a nome e alla presenza dell’intera Accademia italiana, “ha fatto ammenda per gli atti che, a partire dalla plebiscitaria adesione al Giuramento di fedeltà al Fascismo del 1931, videro il mondo universitario silente e complice verso le scelte del regime che giunsero fino all’emanazione delle Leggi razziali”. L’Anpi, che da sempre lavora sul recupero della Storia e della Memoria, ricorderà questo triste anniversario nella Casa Circondariale U.Caridi di Catanzaro. Ai detenuti è stata fornita dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia una mostra con 35 pannelli che illustrano in maniera chiara la nascita e l’applicazione delle leggi razziali nel contesto storico del ventennio fascista. Il 10 dicembre si terrà un incontro con i detenuti, in una data simbolicamente importante, perché proprio in questo giorno di 70 anni fa fu firmata la Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo. Parteciperanno alla giornata conclusiva di questo percorso tra Storia e Memoria la Dottoressa Angela Paravati, Direttrice della Casa Circondariale; Mario Vallone, Presidente Comitato Provinciale ANPI; Cleto Corposanto, Professore Ordinario di Sociologia generale – Coordinatore Corso di laurea in Sociologia – UMG; Andrea Lollo, Costituzionalista UMG.

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