Fiorita: ‘Si trovi per le campane del Duomo un luogo adeguato’

'Non accada con le storiche campane ciò che è già successo con la madre del Monumento ai Caduti'

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    Di Nicola Fiorita*

    La recente rimozione dell’apparato campanario del Duomo e la posa delle campane stesse nella corte, alle spalle della Cattedrale, riaprono il tema della memoria e della cura dell’identità della nostra città.

    Questioni sulle quali a Catanzaro si è sovente discusso in maniera postuma, e quindi inutile, cioè dopo che le cose erano accadute o dopo che i simboli della nostra storia collettiva erano andati perduti. Ripetere ancora una volta errori già compiuti sarebbe davvero un crimine, un crimine contro Catanzaro.

    La sensibilità di Monsignor Bertolone verso la nostra città è ampiamente nota, ma certamente non può ricadere solo sulle spalle del nostro Vescovo il compito di salvaguardare il patrimonio di memoria e di storia che in tante occasioni è stato colpevolmente trascurato.  

    Per queste ragioni rivolgo all’amministrazione comunale un accorato appello a compiere tutto ciò che risulterà necessario affinché non accada con le storiche campane del Duomo ciò che è già successo, ad esempio, con la madre del Monumento ai Caduti o con altri pezzi di identità distrutti nel tempo. Si trovi per le campane una allocazione adeguata, che ne valorizzi il significato storico e culturale e anche attraverso esse si investa sulla formazione delle nuove generazioni, consegnando loro l’identità millenaria della città capoluogo.

    *consigliere comunale Cambiavento

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