Delitto Rosso,presunto mandante in tv nel 2017: Lui era come un figlio

Evangelista Russo oggi arrestato con l'accusa di aver ordinato l'omicidio del macellaio di Simeri Mare aveva rilasciato una intervista a Chi l'ha visto due anni fa. "Mi è dispiaciuto per lui. La sua morte? Non c'entro nulla' DIETRO IL DELITTO ROSSO UN ODIO COVATO DA ANNI


“E’ come un figlio, logico che dispiace sapere quello che è successo, scherziamo”. Evangelista Russo 70 anni arrestato oggi con l’accusa di essere mandante dell’omicidio di Francesco Rosso avvenuto il 14 aprile 2015 rilasciava tempo fa queste dichiarazioni a Giuseppe Pizzo inviato della popolare trasmissione di Raitre Chi l’ha visto.

Oltre due anni fa Siamo nella primavera del 2017, due anni dopo la tragica morte del macellaio di Simeri Mare quando ancora le indagini erano in corso e non erano stati arrestati nemmeno gli esecutori materiali del delitto individuati solo lo scorso settembre. In quel colloquio davanti alle telecamere, andato in onda nella puntata del 17 maggio 2017 che si era occupata per un ampio segmento della morte del 35enne, l’intervistatore tira anche in ballo contrasti personali con la famiglia di Rosso e in particolare una lite durante la quale era anche stata tirata fuori una pistola.

“Non c’entro nulla” Russo risponde sdegnato al suo interlocutore, un po’ in italiano un po’ in dialetto. “Sono stato assolto. La mia era un difesa personale e i giudici lo hanno capito. Con la morte di Francesco non c’entro nulla. Non devo piangere io i guai degli altri. La gente pensa diversamente? A me non interessa. Io sono per la vita non per la morte”. In basso il video tratto da quella puntata di Chi l’ha Visto. Il servizio completo è invece disponibile sulla piattaforma Raiplay, clicca qui per vederlo (serve registrazione).

Rt