Manutenzione verde, Fare per Catanzaro: dure critiche a Verdidea

Gravi inadempienze per un servizio mal gestito. Serve un vero “Piano per il Verde Pubblico”


A Catanzaro – si legge in una nota del movimento #fareperCatanzaro- esisteva un ATI Verde sostituita con la Verdeidea, l’impresa arrivata seconda al bando di gara per la gestione e la manutenzione del verde pubblico. Oggi, finalmente capiamo l’utilità di questa società, creare veri e propri “corridoi verdi” per garantire nel territorio la transumanza di pecore e capre, accompagnando un settore antico che resiste alla modernità e che anzi è foriero di innovazione e persino di nuova occupazione. Potrebbe essere questa la proposta dell’assessore all’ambiente Cavallaro per agevolare la pastorizia, una attività agricola che di fatto è stata la prima dell’umanità, che l’ha sfamata e che anche oggi ha una sua ragione di essere, come tradizione ma anche come economia. Il principale nemico delle greggi è oggi la cementificazione del territorio che unita alla burocrazia sono fattori che spesso ostacolano o impediscono il transito delle greggi, che in questo modo non possono nutrirsi di mangimi naturali secondo una pratica che asseconda il ritmo di vita di questi pacifici animali. Assistitiamo inoltre a vere e proprie scamozzature: le potature sinora eseguite ( ad esempio Porta Marina, Gagliano ed in altre vie cittadine) hanno di fatto comportato tagli indiscriminati di rami di tutte le grandezze e la rimozione quasi totale del fogliame presente creando danni molto gravi alle piante ed esponendole ad infezioni fungine da carie del legno. I parchi della città, le aiuole cimiteriali e quelle in prossimità delle Calabro Lucane del quartiere marinaro desertificate, i trattamenti fitosanitari contro Il punteruolo rosso delle palme di Piazza Matteotti e del lungomare mai eseguiti, mentre celebre ormai è la condizione di Villa Margherita, Villa Pepe e Piazza Dogana nel quartiere marinaro. Non c’è più tempo e non ci sono più scuse, bisogna dotarsi anche di un vero “Piano per il Verde Pubblico”, fondamentale strumento di pianificazione e gestione del patrimonio cittadino che consenta di non lasciare l’esecuzione scellerata, senza nessun controllo, alle ditte appaltanti. Necessario, quindi, l’istituzione di un tavolo tecnico con l’immediata rescissione del contratto per la gestione del verde pubblico alla Verdeidea, per gravi inadempienze per un servizio mal gestito che, denotano e confermano l’inaccettabile livello qualitativo del servizio pagato, con buona pace dei catanzaresi, costretti a pagare per un servizio scadente e, spesso del tutto inesistente. Magari qualche pastore luminare dell’ultima ora, o qualche associazione fantasma proverà a replicare con calendari e date avveniristiche, ma la latitanza è un reato penale e noi crediamo nella legge!