Operazione Galassia, arresti domiciliari per catanzarese coinvolto

La decisione del Tribunale del Riesame di Reggio Calabria nei confronti di Danilo Sestito

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    Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria, dopo il dissequestro dell’agenzia di giochi online di Elvia Mercurio avvenuto nei giorni corsi, oggi ha concesso gli arresti domiciliari a Danilo Sestito il giovane catanzarese rimasto coinvolto nella stessa nell’operazione “Galassia”. Nel mese di novembre il Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Divisione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di decine di persone accusate di vari reati tra i quali gestione di giochi e scommesse illecite, riciclaggio, evasione ed altro con l’aggravante di aver agito al fine di agevolare la cosca Tegano, gruppo ‘ndranghetistico operante nel Reggino. Nella zona di Catanzaro era stato individuato quali uno degli organizzatori il 37enne Danilo Sestito, che è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere mentre si trovava in Pescara. Le indagini avevano fatto emergere un giro di affari di svariati milioni di euro (circa 660 milioni) che finivano in gran parte su conti corrente aperti presso banche con sede all’estero ed in particolare a Malta. Avverso l’ordinanza nei confronti di Danilo Sestito, che nel frattempo era stato condotto nel carcere di massima sicurezza di Lanciano, è stato proposto immediatamente ricorso dai suoi difensori, gli avvocati Enzo ed Arcangelo De Caro. L’udienza davanti al Tribunale del Riesame di Reggio Calabria è stata celebrata il 10 gennaio scorso, ed in quella sede i difensori hanno sostenuto l’innocenza del proprio assistito e comunque l’insussistenza dell’aggravante di natura mafiosa. Questa mattina il Tribunale ha emesso ordinanza di scarcerazione concedendo a Danilo Sestito gli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Nel provvedimento si afferma che in effetti non sussiste l’aggravante mafiosa e ciò ha ovviamente comportato un ridimensionamento dell’accusa originaria.

    A. C.

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