Catanzaro, corso Mazzini isola pedonale: si può fare

La proposta di corso Mazzini isola pedonale arriva dall'associazione 'Cara Catanzaro' ed è stata proposta dal consigliere Eugenio Riccio alla V Commissione consiliare

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    La proposta arriva dall’associazione “Cara Catanzaro” e dal presidente Claudio Pileggi: corso Mazzini isola pedonale
    “L’ormai prossima attuazione del nuovo piano del traffico su corso Mazzini e vie limitrofe – scrive Pileggi rivolgendosi al sindaco – con inversione del senso di marcia sul corso stesso, offre la forse irripetibile occasione di pensare finalmente ad una vera isola pedonale. Catanzaro ha infatti un triste primato: è ormai l’unica città a non vantarne una. In tutto il mondo, grandi e piccoli centri hanno ormai da tempo operato questa scelta, chiudendo al traffico almeno una buona parte dei propri centri storici, con grande beneficio non solo per l’ambiente, ma anche e soprattutto per il benessere fisico e mentale dei cittadini, la qualità della vita dei quali è certamente aumentata.  A Catanzaro, per la particolare morfologia del centro storico, il dibattito sull’isola pedonale ha sempre trovato vari oppositori, e nel breve periodo in cui è stata attuata tante sono state le resistenze, specie della categoria commerciale”. 

    La proposta è piaciuta al consigliere comunale Eugenio Riccio che l’ha segnalata alla V Commissione consiliare per la valutazione e “l’eventuale integrazione con il realizzando progetto di inversione di marcia di corso Mazzini e della nuova viabilità che in questi giorni sta interessando il cento storico”.

    “La viabilità alternativa al corso Mazzini – scrive infatti Pileggi – è fatta di stradine strette e tortuose (via De Grazia, via XX Settembre, via Poerio, via Raffaelli e via Sensales), che penalizzano notevolmente la percorribilità veicolare. Occorre quindi pensare ad una isola pedonale che non incida pesantemente sulla viabilità, come oggettivamente sarebbe nel caso in cui venisse chiuso al traffico l’intero corso Mazzini”. 

    L’alternativa però esiste: “Ci si può infatti limitare – aggiunge il presidente di Cara Catanzaro – a chiudere al traffico una sola parte di corso Mazzini, quella compresa tra piazza Cavour (Questura) e piazza Grimaldi (Banco di Napoli) e insieme a essa l’intero quartiere del Duomo, da via Menniti Ippolito a piazza del Rosario, essendo quest’ultima non certo una zona di eccessivo transito veicolare. Perché non inciderebbe sul transito delle auto la chiusura di questa parte di corso Mazzini? Perché lo stesso può essere facilmente “bypassato” (considerando l’inversione del senso di marcia ormai prossima all’attuazione), facendo deviare le auto da via Iannoni (all’altezza del Banco di Napoli) e facendole risalire da scesa Cavour con uscita presso la Questura e naturale prosecuzione sulla parte bassa di corso Mazzini fino a Bellavista.   Le varie strade e piazze che comporrebbero la nuova isola pedonale (ma a questo punto sarebbe più indicato parlare di vero e proprio “quartiere pedonale”) sarebbero collegate tra loro da piazzetta della Libertà e da salita del Rosario”. 

    Ma non è tutto: “Anche l’antico quartiere ebraico – spiega Pileggi – con i suoi stretti e suggestivi vicoletti, diventerebbe organico al nuovo quartiere pedonale, essendo limitrofo ad esso. Avremmo così un grandissimo quartiere pedonale, un vero “salotto”, composto dai più bei palazzi di corso Mazzini (palazzo Fazzari e Camera di Commercio tra gli altri); da due tra le Chiese più antiche e pregevoli della città (quella del Rosario, col suo Oratorio  e quella del Monte dei Morti); l’imponente Duomo, prossimo alla ristrutturazione, con la sua piazza che si presterebbe benissimo a manifestazioni e anche come contenitrice di locali con tavolini esterni. La bellissima via Menniti Ippolito, con i suoi antichi palazzi e i suoi caratteristici negozi già presenti. Il Complesso del Seminario Arcivescovile, col suo Museo Diocesano. L’Archivio di Stato. Un quartiere pedonale che si estenderebbe quindi dalla parte alta di via Iannoni alla prima parte di via XX settembre e incidendo in maniera davvero minima sulla viabilità e compatibile, come dicevamo, con il nuovo piano del traffico in via di attuazione, basterebbe infatti solo mantenere l’attuale senso di marcia su via Ciaccio, via Raffaelli, via Sensales e sarebbe opportuno anche su via Italia. Regaliamo con piacere questo progetto al comune, con la speranza che venga recepito, perché se si vuole davvero pensare ad un rilancio del centro storico non si può prescindere da una pedonalizzazione almeno di parte di esso. E sarebbe ora. Si tratta di un progetto semplice e redatto non da tecnici, ma da persone che amano e vivono la città. E certi aspetti spesso possono risultare più importanti dei titoli professionali”. 

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