Opposizione:lavoratori Catanzaro Servizi sottoinquadrati e sottopagati

Nota congiunta e denuncia di Gianmichele Bosco, Fabio Celia, Sergio Costanzo, Nicola Fiorita, Libero Notarangelo, Cristina Rotundo

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    A seguito di alcuni colloqui che erano intercorsi con funzionari dell’Ispettorato del lavoro,a  cui avevamo già prospettato una serie di dubbi e perplessità sulla situazione in cui versano diversi lavoratori della Catanzaro Servizi, società partecipata del comune di Catanzaro, scrivono i consiglieri comunali Gianmichele Bosco, Fabio Celia, Sergio Costanzo, Nicola Fiorita, Libero Notarangelo, Cristina Rotundo – nei giorni scorsi abbiamo provveduto a denunciare formalmente quanto segue:

    Con delibera n. 5 del 21/03/2017 e n. 79 del 08/05/2017 del Comune di Catanzaro  prendeva atto della approvazione del Piano strategico aziendale e del Piano per la Qualificazione del personale. Venuti a conoscenza della predetta delibera nell’esercizio delle nostre funzioni, abbiamo preso informazioni circa la modalità di espletamento del lavoro dei dipendenti della Catanzaro Servizi Spa. Pare che in effetti molti lavoratori assunti dalla Catanzaro Servizi Spa non solo svolgano mansioni ben più elevate di quelle per le quali sono effettivamente assunti e retribuiti, ma, cosa ancora più grave, pare che essi svolgano la loro attività direttamente in favore dell’Amministrazione Comunale ed all’interno della stessa, al pari degli altri dipendenti del Comune, e non solo per i servizi che la stessa Amministrazione affida alla sua partecipata. Tanto, qualora a seguito delle indagini che con la presente Vi invitiamo a svolgere dovesse risultare vero, configurerebbe non solo un danno patrimoniale per i lavoratori, evidentemente sottoinquadrati e sottopagati, ma configurerebbe un’ipotesi di somministrazione irregolare, in cui l’Amministrazione svolgerebbe il ruolo di soggetto utilizzatore e la Catanzaro Servizi il ruolo di agenzia di somministrazione, pur non avendone i requisiti di legge e non essendo iscritta all’apposito albo.

    Confidiamo ora che l’Ispettorato – quale ente territoriale del Ministero del Lavoro deputato al controllo sulla regolarità dei rapporti di lavoro – possa riuscire a verificare la fondatezza della nostra denuncia, assumendo a quel punto i consequenziali provvedimenti.

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