L’orrore delle foibe, Catanzaro non dimentica VIDEO

Ieri la partecipata manifestazione organizzata dal comitato 'Norma Cossetto' per le strade del capoluogo 

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    Portare avanti la battaglia del ricordo. Perchè per troppi anni c’è stato il silenzio. Catanzaro non dimentica l’orrore delle foibe e lo fa con una manifestazione, quella che si è tenuta ieri, partecipata, e che ha voluto puntare i riflettori su una delle più amare, inaccettabili pagine che la storia ricordi, l’orrore delle foibe e l’esodo di 350 mila istriani e dalmati che dovettero abbandonare la loro terra e vennero trattati come profughi non accettati solo perchè erano istriani.

    Una storia atavica di battaglie per i confini, e la violenza del regime comunista di Tito alla fine della seconda guerra mondiale. Il comitato Norma Cossetto ha poi  ricordato che oggi si vedono finalmente segnali positivi come per esempio un Capo della Stato, che, per la prima volta, ha ricordato con parole molto toccanti l’orrore delle foibe e ha condannato il negazionismo, piaga che si è aperta anche su questa orribile pagina di storia allo stesso modo che su altre della storia italiana e mondiale.

    Se della terribile pagina delle foibe è ancora impossibile tracciare un bilancio definitivo, occorre ricordare che furono  almeno ventimila gli infoibati, 350 mila gli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia costretti all’esodo per per ragioni di fede, di libertà, di amore verso l’Italia e di rifiuto della dittatura. Tra il settembre 1943 e la primavera 1945 nei territori della Venezia Giulia, occupati dal Movimento Popolare di Liberazione Jugoslavo del maresciallo Tito, migliaia di uomini e donne di nazionalità italiana vennero massacrati e gettati nelle foibe, le cavità naturali che si aprono nel Carso.

     Una storia di esecuzioni sommarie, torture, deportazioni, barbare uccisioni. 

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