Fernando Rocca è il Coordinatore del Forum Riformista della Provincia

Lo ha designato l’assemblea convocata nella sala Giunta del Palazzo della provincia dai cofondatori Saverio Zavettieri e Fabio Guerriero

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    Fernando Rocca è il Coordinatore del Forum Riformista della Provincia di Catanzaro. Lo ha designato l’assemblea convocata nella sala Giunta del Palazzo della provincia dai cofondatori Saverio Zavettieri e Fabio Guerriero al termine del dibattito e della scelta dei componenti del Direttivo, che sono: Roberto Guerriero, Consigliere comunale della città capoluogo, Massimo Chiarella, Sindaco di Gimigliano, Sergio Montisano, vice Sindaco di S. Vito, Aurelio Fulciniti, Riccardo Melia, Rocco Scicchitano e Guglielmo Merazzi. Interessante e articolato il dibattito sviluppatosi sulla relazione introduttiva dell’on. Zavettieri e sull’intervento di Guerriero, che ha visto la partecipazione ed il contributo di numerosi partecipanti. Anche i punti trattati sono di stringente attualità. Innanzitutto sul federalismo differenziato, che a parere dei riformisti, inaugura la stagione di un federalismo asimmetrico, in base al quale le regioni più ricche avranno di più, e quelle più povere di meno. Col pericolo evidente di far saltare i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, assolutamente da garantire – per i riformisti – in maniera uniforme sull’intero territorio nazionale. Quello che si sta tentando di varare mette dunque in discussione il concetto stesso di cittadinanza. Critiche inoltre all’impostazione, ma non in linea di principio al concetto, del reddito di cittadinanza, ed a chi, da sinistra, non ha saputo o voluto coglierne il significato in quanto rivolto agli ultimi e ai più deboli che dovrebbero costituire il “riferimento sociale” di chi milita in quell’area politica e culturale. Non poteva infine mancare il commento sulle “regionali” in Abruzzo, il cui risultato penalizza i 5 Stelle ma conferma – a giudizio dei riformisti – la crisi del PD e il rischio di irrilevanza di Forza Italia in un centrodestra a trazione leghista. In questa fase della politica italiana sarebbero quindi enormi e vasti gli spazi che si aprono per il Movimento Riformista di ispirazione Socialista, a partire da un fronte europeista che pur sottolineando i limiti delle attuali politiche europee ritiene non vi sia alternativa all’UE. Unanime l’impegno del Forum a radicare il Movimento nel territorio ed a lavorare, partendo dai bisogni presenti nello stesso. Sul regionalismo differenziato si sta già preparando un importante convegno con esperti della materia e costituzionalisti per la metà di marzo: dovrà essere il punto di partenza per stimolare le popolazioni, sindaci e amministratori, forze sociali e culturali ad assumere posizioni ed iniziative forti per evitare che il Paese venga definitivamente diviso in due e il Mezzogiorno di nuovo e più pesantemente penalizzato. Ed è proprio in questa logica che il Forum Riformista guarda anche alle prossime scadenze elettorali: le Europee di maggio e, soprattutto, le regionali in Calabria di fine anno.

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