Flash Mob nel quartiere Lido per dire no alla violenza sulle donne

A Catanzaro promosso dai Centri Antiviolenza S.O.S. Astarte donna, Mondo Rosa, dalle Associazioni “ Primavera Studentesca”, “Matteo ha vinto” e “UDI”

Più informazioni su


    Sulla musica di “Break the chain”, un “NO” alla violenza sulle donne. Un “NO”, che si associa agli attivisti “One Billion Rising”, con una manifestazione che viene svolta in diversi paesi del mondo. Un “NO”, con un Flash Mob promosso dai Centri Antiviolenza S.O.S. Astarte donna, Mondo Rosa, dalle Associazioni “ Primavera Studentesca”, “Matteo ha vinto” e “UDI” , un’iniziativa che ha trovato la sua espressione nel pomeriggio di ieri nel quartiere marinaro della città presso la sede dell’associazione “Primavera Studentesca”, con una corposa partecipazione. Con i colori del “rosso e nero”, si è voluto ancora una volta lanciare un messaggio: un “no” alla violenza espresso in maniera del tutto pacifica, per dire basta ad ogni forma di discriminazione. “Spezzare le catene”, come cita il testo del brano musicale, che ancor oggi tengono soggiogate le donne sotto varie forme di violenza.

    “ Sono oramai sette anni – afferma Maria Grazia Muri presidente del Centro Antiviolenza S.O.S. Astarte donna – che promuoviamo questo evento, vogliamo che la città di Catanzaro possa essere significativamente vicina a tali problematiche, che purtroppo affliggono tantissime donne”. “ Noi, come centro antiviolenza – ha poi continuato – operiamo nell’immediato, seguendo in toto la persona che ne abbia necessità. Siamo, inoltre, in stretta collaborazione con gli altri centri antiviolenza e sebbene il numero sia purtroppo esiguo per le necessità che si presentano, cerchiamo di essere molto presenti sul territorio”. Il Centro Astarte donna, consta di un “rifugio” ed un “Centro antiviolenza” a Miglierina (Cz) e prossimamente sarà operativo anche a Catanzaro in maniera definitiva. Significativa anche la presenza del Centro Antiviolenza “Mondo Rosa”, con la psicologa Romina Ranieri ci si è soffermati su alcuni punti fondamentali: “ Siamo purtroppo costellati da situazioni in cui l’amore si presenta come un “amore malato” – ha infatti affermato – molte volte i sentimenti vengono valutati in maniera errata e laddove le donne credono di poter trovare l’amore, trovano invece violenza”.

    “Mondo Rosa”, è una casa rifugio con possibilità di accoglienza con circa dieci posti letto per donne accompagnate dai propri figli , sovente, i percorsi intrapresi dalle donne accolte sono lunghi, ciò purtroppo include la possibilità da parte del Centro alla rinuncia di altri casi, proprio per la mancanza di disponibilità ed è in queste occasioni, che si sente l’esiguo numero dei centri operativi e soprattutto delle poche risorse di cui essi godono. “ La giornata di oggi ha la sua importanza – dichiara Zari Fatima facente parte di UDI ed Astarte donna – ma ciò che maggiormente ha importanza è la fattibilità dei centri e l’apporto economico che viene loro dato”. Inoltre, Zari Fatima, pone in risalto anche la condizione delle donne straniere che sovente trovano difficoltà, in quei frangenti, a rapportarsi proprio per la diversità della lingua o per la propria cultura che pone la donna in uno stato quasi di inferiorità nei confronti del marito. Si sottolinea ancora, quanto queste dinamiche vissute dalle donne in Calabria, siano tenute relativamente in considerazione. Nel catanzarese, ad esempio, la situazione è ancora molto complicata e si avverte la necessità di migliorare l’intero contesto, dandone più risalto. E’ pur vero che le leggi tutelano le donne oggetto di violenze, ma sovente la “tempistica” è così lunga che può avere pericolosi risvolti. Vicine, a tale iniziativa, anche le associazioni, infatti “Primavera Studentesca” riserva la propria sede dove dare un segnale significativo sulla violenza alle donne e in virtù di ciò l’associazione, che già da tempo è vicina a queste problematiche, stabilisce un costante rapporto con i Centri antiviolenza affinché il supporto e la collaborazione possano favorire progressi sempre più consistenti.

    Sulla stessa linea l’associazione “Matteo ha vinto”, infatti il presidente Marco Nania, oltre a sottolineare l’importanza dell’evento anche a livello mondiale, rimarca l’intento di consolidare queste iniziative con la costante presenza e la diffusione di quelle problematiche che continuamente affliggono le donne. In un contesto ove spesso le amministrazioni guardano un po’ da lontano queste “gravose tematiche”, la presenza del consigliere Manuela Costanzo è apparsa quanto mai significativa: “ Essere presente era per me fondamentale – ha affermato – in quanto donna, non posso non essere vicina alle oramai conosciute problematiche di cui molte donne sono vittime. Con “ On Billion Rising”, maggiormente si rafforza il messaggio che si vuole infondere nelle nuove generazioni, un messaggio con una significativa chiave di lettura rivolta ai “diritti dell’uomo” in un particolare contesto sociale, per cui anche la presenza delle istituzioni è fondamentale “. “One Billion Rising”, ha nel tempo ricevuto considerevoli consensi. Anche a Catanzaro, l’obiettivo è accrescere l’attenzione ed il coinvolgimento delle istituzioni, produrre maggiori controlli e prevenzione al fine di contrastare ogni forma di violenza sulla donna, in ogni sua manifestazione. I Centri antiviolenza rimangono un forte punto di riferimento ed un’ancora di salvezza per far ritrovare alla donna, dignità, autonomia e soprattutto fiducia in sé stessa.

    Elisa Giovene

    Più informazioni su