Us, Giampà: Catanzaro all’altezza della capolista

L'ex capitano delle Aquile a Catanzaroinforma non si sbilancia sulle possibilità del Catanzaro di agguantare il primo posto: in caso di playoff sarà importante la condizione fisica e Auteri lo sa bene

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    di Gianfranco Giovene

    La differenza tra Catanzaro e Juve Stabia? Non un discorso di valori tecnici, altissimi entrambi e che in campo hanno dimostrato bene di equivalersi; nemmeno di mentalità visto che le filosofie dei rispettivi allenatori – l’una più spregiudicata e basata sul gioco, l’altra più tosta ed imperniata su una solidità essenziale – hanno finito per modellare identità di squadra ugualmente vincenti. Discriminanti più sostanziali sembrerebbero essere i fattori tempo e fortuna e le ultime gare, compreso lo scontro diretto dello scorso turno, lo confermerebbero. A pensarla così è anche Mimmo Giampà, ex capitano delle aquile e bandiera giallorossa, per il quale «il Catanzaro ammirato al “Menti” non ha nulla da invidiare alla capolista».

    All’altezza della capolista «I giallorossi non hanno certo sfigurato al cospetto della prima in classifica – ha detto Giampà – ma a ben vedere non lo avevano fatto nemmeno nella gara di andata quando i campani erano riusciti a spuntarla, dopo oltre un’ora di dominio subito, solo grazie ad un calcio piazzato e a due errori in uscita. Per girare a mille il Catanzaro ha dovuto attendere un po’ di più nella prima fase, pagando il giusto pegno perché la squadra era completamente nuova e i meccanismi di Auteri dovevano essere metabolizzati per bene; fatto questo passaggio però si è cominciato a tenere più o meno lo stesso ritmo delle vespe e a differenziare le due squadre è stata spesso soprattutto la fortuna».

    Gli episodi La mente va al pareggio al novantacinquesimo di Vibo Valentia o alla vittoria in extremis di Rende, episodi che l’ex capitano non fa fatica ad indicare come segnali chiave della stagione: «E’ un loro merito e gli va dato atto anche di questo; rispetto al Catanzaro la Juve Stabia è stata anche più fortunata e tale aspetto nell’economia del campionato ha un peso specifico sempre decisivo». C’è da dire però che «la squadra di Auteri fa divertire come poche, forse come nessuno», che «la mano del tecnico si vede chiaramente sia nel gioco che nella gestione» e che «tutti gli elementi di qualità arrivati da inizio anno ad oggi sono riusciti a dimostrare il loro valore»; menzione speciale però tocca a Riggio e Maita, presenti già la scorsa stagione, secondo Giampà «cresciuti esponenzialmente in questo torneo».

    Giannone A proposito di singoli, normale toccare anche il tasto Giannone, attualità rovente dopo l’errore dal dischetto del “Menti” che avrebbe potuto dare una nuova svolta alla stagione giallorossa. «I rigori si tirano e si sbagliano – ha commentato Giampà – e poi c’è da dire che quasi sempre i portieri si tuffano mentre questa volta Branduani non lo ha fatto. La scelta di Giannone non è stata felice ma non lo si può mettere in croce per questo. Avrà certo voglia di rifarsi ma mentalmente non sarà nelle condizioni migliori: squadra, società ed allenatore si sono schierati dalla sua parte, ora è necessario che lo facciano anche i tifosi perché l’aiuto del pubblico in questi casi è essenziale e non si può fare a meno di lui che è forse l’esterno più tecnico in rosa».  Obiettivo primo posto svanito dopo lo zero a zero di mercoledì? Giampà non si sbilancia lasciando tutte le porte aperte; «in caso di playoff però occhio alla condizione fisica: è stato il fattore determinante della promozione del Cosenza l’anno scorso e da esso dipenderà anche la promozione di quest’anno. Ma Auteri lo sa già…»

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    Giornata di ripresa quest’oggi per le aquile con la spinta di un folto gruppo di tifosi sugli spalti del Poligiovino. Presente alla seduta anche il presidente Noto che si è intrattenuto con i supporters invitandoli a dare massimo sostegno alla squadra da qui alla fine del torneo. In campo quasi tutti gli attori della rosa: prove di corsa per Bianchimano mentre Kanoute e Fischnaller sono rimasti ai box. Dopo il consueto riscaldamento, ripetute e partitella.

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