8 marzo, al Museo del Rock la musica con ‘Il rovescio della medaglia’

Il curatore del museo Piergiorgio Caruso presenta così l'atteso appuntamento: "Che band ragazzi! Un'altra imperdibile proposta del museo.

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    Domani venerdì 8 marzo, il museo del rock dedicherà un pensiero d’amore per tutte le donne ospitando in concerto una band storica come “Il rovescio della medaglia”. Il curatore del museo Piergiorgio Caruso presenta così l’atteso appuntamento: “Che band ragazzi! Un’altra imperdibile proposta del museo. E che gran disco “La bibbia”, il loro primo LP! Grande hard- rock con venature psichedeliche come solo loro sapevano fare in quel momento in Italia. Fenomenali nella dimensione ‘live’, possedevano il più poderoso impianto d’amplificazione che si potesse immaginare. Un motivo di orgoglio e vanto, ma anche simbolo della vera essenza della loro musica. Il successivo lavoro discografico dal titolo “Io come io” è impreziosito dalla presenza di quello che oggi è considerato il gadget più importante nella storia del rock italiano:un bellissimo medaglione, un esemplare del quale fa bella mostra di se in una bacheca del museo. Nel ’73 si imbattono nel grande Luis Bacalov. È questa è storia della musica italiana! Il rovescio della medaglia entra a far parte del ristretto circolo di complessi che hanno collaborato col compositore argentino. La sacra trimurti del rock sinfonico italiano insieme agli Osanna di Milano calibro 9 ed i New Trolls del mitico Concerto grosso. Che soddisfazione per loro! Il disco si intitola “Contaminazione” e vede la fusione delle loro sonorità hard con atmosfere ispirate a J.S. Bach. Nel dicembre del ’73 però il diavolo ci mette lo zampino: il loro prestigioso impianto viene rubato e per il Rovescio della medaglia è un’ offesa insopportabile. Il complesso accusa il colpo e il periodo d’oro della loro storia finisce. Rimane la loro musica che è sopravvissuta allo scorrere del tempo. Una delle più importanti band della musica italiana che avremo l’onore di ospitare, sicuri che faranno vedere a tutti perché sono da sempre considerati una portentosa live band. Imperdibile!”.

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