‘Quando la legalità è bellezza nel territorio’, dibattito a Sersale foto

L'evento è stato organizzato dagli istituti scolastici del comune della Presila catanzarese per sensibilizzare alla conoscenza del territorio e dei suoi diversi aspetti

Più informazioni su


    “Quando la legalità è bellezza nel territorio”, incontro-dibattito con gli studenti di Sersale. L’evento è stato organizzato dagli istituti scolastici del comune della Presila catanzarese per sensibilizzare alla conoscenza del territorio e dei suoi diversi aspetti “Quando la legalità è bellezza nel territorio”, è questo il titolo dell’incontro-dibattito che si è tenuto nella nuova struttura dell’auditorium “F. De Andrè – Porta del Parco” di Sersale, nella Presila catanzarese, di recente costruzione e inaugurato proprio in occasione di questo incontro. Quale migliore location che si trova all’interno del Parco che costeggia la strada che da Sersale conduce a Zagarise, per discutere di bellezza nel territorio?

    L’evento, rivolto agli studenti dell’IC “G. Bianco” di Sersale e al biennio dell’Istituto superiore dello stesso comune (da poco riconosciuto come Città), è stato organizzato e fortemente voluto dal Dirigente scolastico dell’IC, Roberto Caroleo che, in accordo di rete con lo stesso IIS, si è avvalso della collaborazione della Dirigente di quest’ultimo, professoressa Rosetta Falbo. Il tema è stato quello della legalità come espressione della bellezza nel territorio. Per trattarlo sono stati invitati tre docenti che, ognuno per il proprio ambito, hanno incentrato i loro interventi focalizzando l’attenzione sui concetti che sono stati alla base della discussione, appunto quelli di bellezza, legalità e territorio. A coordinare il dibattito Maurizio Martino che ha presentato l’evento e gli ospiti presenti al tavolo dei lavori. A fare gli onori di casa ringraziando il Dirigente Caroleo e l’intera organizzazione dell’incontro, il sindaco Salvatore Torchia, sempre molto vicino al mondo della scuola e attento alle problematiche legate all’ambiente e al territorio. Ad introdurre i saluti è stato però il Dirigente Caroleo che dopo aver ringraziato la collega Falbo e i docenti per la loro fattiva collaborazione nel realizzare l’incontro, ha spiegato i motivi per i quali quest’ultimo si è reso necessario. Apprezzato anche l’intervento della dottoressa Lucia Abiuso, referente del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) dell’USR Calabria che nel salutare i tanti studenti che hanno gremito l’Auditorium, ha rivolto l’attenzione sul concetto di tecnologia utilizzata per rivisitare la realtà anche se alla base c’è sempre l’uomo e la sua formazione. La dottoressa Abiuso ha citato il libro “La bellezza salverà il mondo” di Dostoevskij per rendere ancor più esplicita l’importanza del concetto di bellezza. Il primo intervento ha esaltato l’aspetto estetico-urbanistico del concetto di territorio. A farlo è stato l’Architetto Alessandro Alì, urbanista e docente presso il Politecnico di Milano. Mettendo a frutto la sua esperienza maturata nel corso degli anni per aver lavorato sui progetti urbanistici di diverse città italiane, da tecnico, l’Arch. Alì ha spiegato il significato di 9 parole che ruotano attorno al concetto di bellezza: persone, riscoperte, trasformazioni, pratiche, rappresentazioni, partecipazione, ripetizione, eccezioni e natura. Ognuna di essa esprime un concetto che, in base alle proprie peculiarità, riveste la sua importanza perché tutte indispensabili per raggiunge lo stesso obiettivo: rendere bello e vivibile il territorio. Alcuni passaggi del suo intervento hanno evidenziato come il concetto di bellezza non deve essere discusso in termini di “distacco nel tempo e nelle persone” ma come elemento di vita quotidiana e quindi in continua evoluzione. La Bellezza, secondo il prof. Alì, è da intendersi come sinonimo di pubblico anche quando ci si riferisce alla proprietà provata in quanto di dominio pubblico cioè visibile a tutti e quindi da inserire in un contesto pubblico. Altro concetto espresso è quello, non meno importante di altri, di sfruttare gli spazi in disuso a fronte di risorse sempre più limitate. Dopo l’intervento dell’Arch. Alì, è stata la volta del prof. Antonio Saturnino dell’IC Bianco che, in qualità di referente del “progetto legalità”, ha curato l’aspetto legalegiuridico evidenziando la necessità di rendere bello un territorio solo se sono rispettate le norme che lo regolano (abusivismo, decoro…)

    Per ultimo l’intervento del prof. Franco Cimino, docente di filosofia presso il Liceo scientifico Fermi di Catanzaro, che ha spiegato il concetto di bellezza analizzando l’aspetto etico-filosofico. Secondo Cimino la scuola è la prima fonte di orientamento per proiettarsi a tutto ciò che riteniamo bello. Uno dei suoi passaggi più importanti ha riguardato il concetto secondo il quale la bellezza della natura s’incontra con la bellezza umana nel territorio e nello spazio fisico. Nel parlare di bellezza umana l’associazione al concetto di amore si è resa pressoché inevitabile. Al termine dell’incontro il pubblico costituito da studenti molto attenti e composti per l’intera durata dell’evento, ha dimostrato di aver apprezzato il dibattito riservando a tutti applausi scroscianti e sinceri. Siamo certi che è nata in tutti questi ragazzi la consapevolezza di dare al territorio l’importanza che merita. D’altronde lo scopo dell’incontro era proprio quello di sensibilizzarli alla conoscenza e all’attento studio del contesto in cui vivono affinché nel loro percorso di studi, in un continuo processo di crescita che li vedrà protagonisti nell’immediato futuro, possano acquisire una maggiore conoscenza di sé stessi è una migliore capacità di relazionarsi con gli altri. Ciò potrà avvenire però solo in un territorio reso bello e totalmente vivibile. Gli interventi che hanno caratterizzato l’incontro hanno sortito certamente il loro effetto. 

    Più informazioni su