Come riconoscere e combattere le fake news, prosegue ‘Io non ci casco’ foto

Elaborato dall'Associazione “Prima fila” di Catanzaro e sposato dal Corecom Calabria

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    Si avvia alla conclusione il progetto “Io non ci casco – Come riconoscere una fake news”, elaborato dall’Associazione “Prima fila” di Catanzaro e sposato dal Corecom Calabria. Centinaia gli studenti del primo biennio delle scuole secondarie di II grado coinvolti in questa iniziativa finalizzata a far riflettere i giovani sulla necessità di saper filtrare e verificare ciò che leggono e guardano in rete, soprattutto attraverso l’uso dei social. Le ultime scuole in cui  si sono tenuti i seminari sono state il Liceo Scientifico “Siciliani”, l’Itas “Chimirri” e l’Ite “Grimaldi-Pacioli” (plesso “Grimaldi”), tutte di Catanzaro. Partendo dai numeri che evidenziano quanto la Rete abbia cambiato il modo di informarsi da parte degli italiani – sempre più spesso attratti dai social per ricercare notizie – il giornalista Davide Lamanna, curatore del progetto, ha spiegato ai ragazzi come e perché si costruisco le “bufale”, portando degli esempi concreti e fornendo anche una serie di dritte per smascherarle, utilizzando gli stessi strumenti offerti da Internet. Gli studenti si sono  particolarmente interessati all’ascolto delle video lezioni realizzate da giornalisti che hanno trattato diversi argomenti: dalla storia delle fake news curata da Laura Cimino, al tema delle “bufale” legate all’immigrazione di cui si è occupato Domenico Iozzo; dalla manipolazione delle immagini illustrata dal fotoreporter Antonio Moniaci alla nuova frontiera del “ deep fake” spiegato agli allievi da Antonio Capria.

    Come sempre a chiudere la lezione un test interattivo che da un lato ha divertito i ragazzi mentre dall’altro li ha portati a riflettere su ciò che hanno ascoltato.

    In questa settimana le scuole a essere coinvolte saranno il Liceo Scientifico “Fermi” e ancora l’Ite “Grimaldi-Pacioli”, plesso “Pacioli”.

    Il percorso formativo si concluderà il prossimo mercoledì 3 aprile con un seminario che si terrà nella “Sala Cenacolo” dell’istituto “Scalfaro” di Catanzaro. In quell’occasione giornalisti, forze dell’ordine, componenti del Corecom Calabria trarranno le conclusione di questo percorso che vedrà anche nascere uno “sportello anti-bufale” curato dallo stesso Corecom.

     

     

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