Uncem: ‘Riformare la legge sullo scioglimento dei Comuni per mafia’

Vincenzo Mazzei, presidente Unione nazionale comuni comunità e enti montani: 'Tra gli aspetti da rivedere, ad esempio, la funzione della commissione d’accesso, che agisce con molta discrezionalità e senza alcun contraddittorio con gli amministratori'

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    ‘Nelle ultime settimane si sono tenute diverse iniziative sul tema dello scioglimento dei Consigli comunali per inquinamento mafioso. La Calabria anche in tale materia, con 112 comuni interessati dal 1991 alla data odierna, detiene il primato nazionale. Tale fenomeno, purtroppo, non riguarda soltanto gli enti locali ma è molto più esteso. Negli ultimi giorni, infatti, il Governo ha proceduto allo scioglimento dell’Azienda Sanitaria di Reggio Calabria ed accertamenti sono in corso in altre realtà. Il dibattito in corso fra i partiti e le rappresentanze degli Enti locali è soprattutto incentrato sull’inefficacia dello scioglimento e sui limiti della normativa vigente. Ad essere in discussione è soprattutto la funzione della commissione d’accesso, che agisce con molta discrezionalità e senza alcun contraddittorio con gli amministratori. Le recenti sentenze del TAR del Lazio poi, con le quali sono stati annullati i decreti relativi ai comuni di Lamezia Terme e Gioiosa Ionica, hanno riportato il tema all’attenzione dell’opinione pubblica. I provvedimenti di scioglimento dovrebbero muovere dall’esclusiva esigenza di garantire in ogni comune il pieno rispetto della legalità, l’eliminazione di ogni forma di ingerenza e di condizionamento della malavita organizzata, la piena efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, la capacità a riscuotere i tributi ed il miglioramento della qualità e quantità dei servizi erogati. Nella maggior parte dei casi, però, come i fatti chiaramente dimostrano, il risultato è quello opposto. A farne le spese è soprattutto l’autorità dello Stato, che con la nomina di propri commissari si assume l’onere della gestione degli enti. Ben vengano perciò le proposte di riforma, che in ogni caso, dovranno avere come unico obiettivo quello di tutelare e salvaguardare il prestigio delle Istituzioni, la dignità degli amministratori ed i diritti dei cittadini’.  Lo afferma in una nota Vincenzo Mazzei, presidente Unione nazionale comuni comunità e enti montani

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