La storia di Nkongo per le giornate Fai di Primavera

Ponte fra culture a Badolato

Più informazioni su


    LA STORIA: “Mi chiamo Nkongo, vengo dal Camerun. Sono arrivato in Italia nel settembre del 2016 in Sicilia a Pozzallo dopo aver attraversato il Mediterraneo su un barcone dalla Libia. Avevo 16 anni. Ho studiato la lingua italiana, ho conseguito il diploma di scuola media ed ora sono a Badolato dove,  grazie al progetto di integrazione dello Sprar, sto frequentando un corso per operatore sanitario. Mi trovo molto bene in questo paese, la gente è gentile e accogliente. Vorrei rimanere in Italia, la nazione che mi ha salvato. Vorrei lavorare qui, pagare le tasse ed essere un buon cittadino”.
    È questa una delle tante voci di ragazzi che oggi vivono a Badolato superiore, paese fondato nel 1080 dal primo duca di Calabria Roberto il Guiscardo.
    Con il suo stupendo affaccio sul mare, il borgo conserva ancora intatta la struttura urbanistica medievale costituita da strettissime viuzze che si snodano in gironi convergenti verso il culmine dell’altura, con le case una a ridosso dell’altra. 
    Numerosi terremoti, quello più recente del 1947 e la disastrosa alluvione del 1951 avevano provocato un esodo di massa della popolazione;  ma quando il borgo stava per trasformarsi in un paese fantasma, ecco sbarcare, sulla costa badolatese,  circa 830 tra uomini, donne e bambini provenienti dal Kurdistan turco. I pochi abitanti rimasti accolsero, in una vera e propria gara di solidarietà questa gente e il paese cominciò a ripopolarsi e a rinascere.
    Oggi il borgo è divenuto crocevia di popoli e di culture, con le sue antiche Chiese, le Confraternite religiose ultrasecolari, i palazzi storici e le tantissime profonde e consolidate tradizioni culturali ed eno-gastronomiche. È divenuto una meta turistica, un luogo dell’anima dove trovare riposo e serenità. Artisti di fama internazionale, gente comune e stranieri provenienti da diverse parti di Europa e del mondo trascorrono qui le loro vacanze, comprando casa e divenendo nuovi cittadini: per questo motivo Badolato è riconosciuto come il “borgo degli artisti e dei forestieri”.

    FAI: La Delegazione FAI di Catanzaro, non poteva scegliere borgo migliore per la XXVII edizione delle giornate di primavera (23 e 24 marzo).
    FAI “ponte tra culture” il tema di queste GFP, in cui scoprire che il patrimonio storico artistico, culturale e ambientale può diventare uno strumento per favorire l’integrazione tra persone di diversa provenienza che vivono nello stesso territorio. Il patrimonio viene valorizzato non solo dal punto di vista storico e artistico ma anche antropologico, riscoprendo i legami, antichi o recenti, tra l’Italia e il resto del mondo.
    Camminando per le stradine di Badolato è normale incontrare persone provenienti da paesi lontani come Jenny Jomisko de Figueiredo, la quale ci ha dato un importante contributo come volontaria e ci ha raccontato:
    “Sono una studentessa dell’Università di Bergen in Norvegia. Studio antropologia e sto facendo la mia tesi a Badolato sul processo di integrazione degli immigrati nei paesi rurali nel Sud Italia.
    L’antropologia, in generale è la scienza della diversità culturale tra le persone di tutto il mondo e dei processi sociali che si sviluppano in questa diversità, perciò per sei mesi vivrò a Badolato per studiare questo crocevia di popoli e di culture. Mi interessa in particolare esplorare questo caso sociale: l’opinione comune è che gli immigrati rivitalizzino quei paesi italiani in cui c’è stata una forte diminuzione della popolazione. 
    A Badolato trascorro il tempo non soltanto con i locali, ma anche con persone che vengono dalla Guinea, Danimarca, Nigeria, Svizzera, Stati Uniti, Gambia, Svezia, Germania e Cameroon. Sto imparando l’italiano, ed anche un po’ di dialetto badolatese, il francese, il mandinka, l’inglese nigeriano e il tedesco. Sto mangiando pizza, pasta, riso, salsa d’arachide e couscous. Badolato si può chiamare davvero “il borgo degli stranieri”.
    Per me è veramente una grande esperienza essere qui. Vorrei ringraziare tutta la gente di Badolato che mi ha accolto nel suo bellissimo paese e che mi ha trattato con molta gentilezza, facendomi sentire come a casa. Sono molto grata ai ragazzi del programma del Consiglio Italiano per i Rifugiati che condividono la loro esperienza di vita con me. Grazie mille.”

    Una esperienza di vita davvero emozionante è stata quella vissuta da chi, durante le giornate di primavera del FAI, ha deciso di pernottare in paese.
    Le stradine del borgo brulicavano di persone di ogni lingua e religione, un unico popolo, un’unica anima, un solo sentire. I canti risuonavano nei vicoli, gli artisti di strada trascinavano i passanti, sapori e odori si mescolavano nei catoia del paese, conditi con un buon bicchiere di vino.
    Complice la diffusione dell’evento sui canali televisivi e le bellissime e calde giornate di sole, migliaia di persone sono giunte a Badolato, tanto che si è reso necessario un servizio di navetta per trasportare i visitatori che hanno dovuto lasciare la macchina a distanza dall’abitato.
    Molti i luoghi aperti al pubblico: il castello del barone Gallelli, con il barone in persona a fare da guida e il Palazzo Gallelli, che ha ospitato una serie di iniziative coordinate dal Gruppo FAI Giovani di Catanzaro e  al primo piano la mostra “Aula 8” degli allievi dell’Accademia di Belle arti di Catanzaro, il convento di Santa Maria degli Angeli/Comunità Mondo X, la chiesa di Santa Caterina, la chiesa Matrice, dove era esposta una tela seicentesca di F. Caivano appena restaurata, le chiese di San Domenico, dell’Immacolata, della Madonna della Sanità. In quest’ultima il dott. Giuseppe Mantella ha inaugurato il restauro di un antico affresco, fornendo al pubblico informazioni relative al lavoro.
    Proiezione di eccezione quella del cortometraggio di Wim Wenders “Il volo” sul tema dell’accoglienza tenutasi nella sala comunale nel pomeriggio di sabato 23 seguita da testimonianze di stranieri che vivono a Badolato.
    Altre iniziative speciali la Mostra-Rassegna-Dibattito: “MigrAzioni: tra accoglienza e integrazione”, a cura del CIR, un laboratorio artistico per bambini a cura di R. Giglio, la mostra fotografica di Giocondo Rudi su Badolato presso l’Antico Frantoio, la mostra fotografica sui Volti dell’emigrazione presso studio Muià, l’apertura della Casa-Mostra “Nino Ermocida”.

    IL RESOCONTO DI GIORNATA: A cominciare dalla mattina di sabato 23 il paese è stato visitato da ragazzi provenienti dalle scuole della provincia di Catanzaro e da tutta la regione.
    Tutti i visitatori sono stati accolti dai volontari FAI presso le due postazioni poste in piazza Castello, dove si potevano ricevere informazioni sui luoghi da visitare, rinnovare o fare nuove tessere FAI nonché portar via, in cambio di una piccola donazione, cipolle di Tropea offerte dal vivaio Santacroce e marmellate artigianali dell’Agriturismo Il Vescovo di Botricello.
    Guide d’eccezione presso i luoghi da visitare i ragazzi “apprendisti ciceroni” del Liceo Classico Galluppi di CZ, del Liceo Scientifico Siciliani CZ, del Liceo Scientifico Guarasci di Soverato, del Liceo Classico Fiorentino di Lamezia, del Liceo Campanella di Lamezia, dell’IC Sabatini di Borgia, dell’IC di Badolato, dell’IC Gatti di Lamezia ( sezione staccata di Feroleto antico).
    Il successo di questa XXVII edizione delle GDP si è tradotto in una raccolta fondi destinata alla salvaguardia e al mantenimento dei beni artistici e culturali della nostra bellissima Italia, ma niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza l’entusiasmo dimostrato dai delegati FAI e dai volontari, dall’operatore turistico G. Nisticò, il quale ha seguito l’organizzazione degli eventi, nonché dal Sindaco e assessori di Badolato, le Confraternite religiose, i parroci delle chiese, il restauratore Giuseppe Mantella, le Associazioni e Comunità locali (La Radice, Terra Madre, Slow Food di Soverato, Mondo X, MaMa, AOPT Riviera e borgo degli angeli, Comitato “Insieme si può fare”), la Pro-Loco di Badolato, la Regione, i dirigenti, i docenti e gli alunni delle scuole che hanno fornito i ciceroni, il direttore, il presidente, i docenti e il collettivo dell’Accademia di belle arti, artisti e musicisti del territorio, lo Sprar, il Cir, il Presidente della Calabria Film Commission per la concessione del Patrocinio gratuito e l’autorizzazione per la proiezione del Film “Il volo” di Wim Wenders e gli artisti che hanno allestito mostre nei vari siti. Un grazie anche al gruppo FAI Giovani di Catanzaro, che ha anche realizzato una mappa di Badolato, con i siti aperti e le relative informazioni consultabili scaricando l’apposita app.

    Più informazioni su