Cdm a Gioia Tauro, Tallini: ‘E’ un fatto grave’

Il presidente Oliverio dovrebbe, a mio parere, esprimere una garbata, ma ferma protesta nei confronti del Governo che salta a piè pari la sede istituzionale del Governo calabrese

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    “Il campanile non c’entra nulla, così come non c’entrano nulla le contrapposizioni politiche. Il problema è tutto di natura istituzionale. La convocazione del Consiglio dei Ministri sulla Calabria a Gioia Tauro anziché nella sede naturale di Catanzaro, Capoluogo della Regione, è un fatto grave. Ciò non tanto per un presunto “scippo” o “sgarbo”, quanto per il mancato rispetto delle regole fondamentali della democrazia rappresentativa. Catanzaro è la sede del governo della Regione Calabria che ha la funzione rappresentativa legale e istituzionale di tutto il territorio”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa del consigliere regionale Mimmo Tallini.  “Qui, nella prestigiosa e bellissima sede della Cittadella, il premier Conte avrebbe dovuto convocare la riunione del CdM, salvo poi effettuare una visita-sopralluogo nell’area portuale di Gioia Tauro. Le regole non sono solo forma, sono anche sostanza. Se il presidente della Camera Fico decidesse di convocare nella nostra regione un ufficio di presidenza, la sede naturale sarebbe Reggio Calabria, dove ha luogo l’Assemblea regionale. Il presidente Oliverio dovrebbe, a mio parere, esprimere una garbata, ma ferma protesta nei confronti del Governo che salta a piè pari la sede istituzionale del Governo calabrese. Il campanile, lo ripeto, non c’entra nulla e Gioia Tauro merita rispetto e attenzione da parte di tutti i calabresi. In tale modo, si accentua il disinteresse e l’allontanamento dei cittadini dalle istituzioni. Mi auguro – conclude Tallini – che ancora si faccia in tempo a rettificare il protocollo di questa riunione del Governo che, con le attuali modalità, sembra più uno spot elettorale che non un’iniziativa a favore della Calabria”.

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