Dibattito sulla Tramvia non è cosa di oggi, gli ‘scontri’ già nel 1917 foto

UN articolo del giornale Il Potere dimostra come già all'epoca i disagi fossero oggetto di aspre diatribe e come la scelta di espansione verso il nord del capoluogo fosse già datata

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    di Giulia Zampina

    Il dibattito sulla funicolare, le sue chiusure, il costo esorbitante dei biglietti non è cosa di oggi. E neanche di ieri.  E’ ottobre del 1917 quando il giornale Il Potere, si occupa della Tranvia di Catanzaro, dando all’articolo un titolo eloquente “E’ ora di finirla”. Ma a cosa si riferisce esattamente il titolo? Si riferisce al fatto che, nonostante in quel progetto avessero investito dei privati e delle banche, nonostante l’amministrazione di allora si fosse impegnata a portare le corse fino a Pontegrande per farlo diventare quartiere della città e nonostante il prezzo del biglietto fosse stato aumentato, accadde che il servizio fu improvvisamente interrotto perché la società di gestione era piena di debiti che copriva solo con gli introiti.

    Anche all’epoca si parlava di speculazione e di commistione tra interessi pubblici e privati. Ma una ulteriore riflessione nasce dalla lettura di questo documento, fornito da un collezionista, che l’espansione della città verso nord e non già verso il mare, come sarebbe stato logisticamente più naturale vista la posizione sui tre colli, ebbe inizio già nel ‘900, con le scelte dell’amministrazione dell’epoca e con l’aiuto dei privati. Rileggere la storia a beneficio del presente e per governare il futuro potrebbe essere un ottimo esercizio per chi si allena ad amministrare una città.

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