Droga nascosta in un telefono cellulare: condannato a 5 anni
Il pronunciamento del Gup per Nicola Manetta. Due anni e otto mesi alla sorella Roberta.
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Il Gup del Tribunale di Catanzaro Antonio Battaglia ha condannato alla pena di 5 anni e quattro mesi di reclusione il giovane catanzarese Nicola Manetta, difeso dagli avvocati Antonio Ludovico e Piero Chiodo e alla pena di anni 2 e mesi 8 di reclusione la sorella di quest’ultimo Roberta Manetta difesa da Mario Prato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Il pubblico ministero aveva chiesto 8 anni per Nicola Manetta 5 anni e 4 mesi per la sorella
Il fatto risale al 7 febbraio 2018 allorquando i Carabinieri a seguito di un controllo sul territorio, sottoponevano a perquisizione Manetta rinvenendo, custoditi all’interno di un telefono cellulare sprovvisto di batteria, tre involucri contenente sostanza stupefacente, risultata all’esito dei test, di tipo cocaina.
Successivamente le operazioni venivano estese all’abitazione a lui riconducibile nel quartiere Aranceto che risultava in ristrutturazione, all’interno della quale i militari rinvenivano la presenza Roberta Manetta con uno zaino nero in mano che cercava di nascondersi tra gli scatoli
All’interno dello zainetto rinvenuto nella materiale disponibilità di Roberta Manetta venivano rinvenuti due foglietti monoscritti riportanti dei nomi generici con a fianco delle cifre, un pacchetto di sigarette vuoto contenente 8 involucri termosaldati di colore bianco dello stesso tipo di quelli rinvenuti nella persona di Nicola Manetta per un peso complessivo di 3.40 gr.