Il liceo Galluppi ha ricordato Peppe Loiero

La scuola ha onorato 'uno dei suoi alunni più brillanti' LA SCOMPARSA LO SCORSO 22 GENNAIO A 25 ANNI

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    Oggi, martedì 16 Aprile, il liceo classico “Pasquale Galluppi” di Catanzaro è stato il teatro perfetto di un incontro magico che ha visto il “ritorno” di uno dei suoi alunni più brillanti: Peppe Loiero (scomparso lo scorso 22 gennaio a 25 anni ndr).

    Alla presenza della sua famiglia, del dirigente scolastico Elena De Filippis che ha introdotto con le sue importanti e significative parole quest’emozionante giornata, dei suoi amati insegnanti, dei collaborati scolastici e dei suoi compagni di classe si è celebrata un grandissimo alunno e soprattutto una grandissima persona.

    De Filippis ha parlato della comunità galluppina di cui Peppe era assoluto protagonista attraverso il suo impegno costante e la sua voglia di migliorarsi sempre di più.

    La sua enorme forza, la sua luminosa genialità e la vibrante voglia di combattere, sempre dalla parte degli ultimi, le ingiustizie del mondo sono state raccontate e da chi ha avuto il privilegio di conoscerlo, di amarlo e di imparare da lui.

    Protagoniste assolute sono state le sue opere ( “Oligarchia”; “La prima guerra stellare”; “Dino Crisis 2” ), lette dai suoi compagni di scuola, che ancora una volta sono state strumento capace di farci comprendere come i limiti esistono solo nella mente e nel cuore di non è disposto ad abbatterli. Le sue parole e i suoi testi ci raccontano la bellezza della vita in ogni sua forma e la forza di una gioventù che deve avere il coraggio di reagire alle storture del mondo.

    Peppe è stato salutato dalla professoressa Patrizia Curcio che lo ha raccontato nella sua quotidianità di allievo brillante, preparato e sempre predisposto vivacemente e attivamente nei confronti della cultura classica.

    Il ricordo è arrivato anche dal professore Andrea Stefanelli, che nel corso dei suoi anni liceali gli è stato sempre accanto.

    Forte e toccante è stato il ricordo della sua amatissima professoressa  di Storia e filosofia Rosamaria Gareri, che in una lettera ha raccontato il loro rapporto profondo, quotidiano, costante e presente.

    È intervenuto anche il suo pediatra, il dottore Raiola, che lo ha curato, seguito e amato per 25 anni dal primo all’ultimo giorno della sua vita.

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