Forza Italia perde pezzi, Merante e Trifiletti nel gruppo misto

Da oggi in poi le sedute di Consiglio comunale un mix esplosivo di strategia politica e campagna elettorale 

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    Giovanni Merante e Antonio Trifiletti lasciano Forza Italia ed aderiscono al gruppo misto. Perché si sentono traditi da Abramo “reo” a loro giudizio di aver abdicato a favore di Occhiuto. Enzo Ciconte lancia strali contro il centrosinistra alla Regione.  Nicola Fiorita dice al sindaco di aver perso due pezzi della sua maggioranza ma, anche, un pò di dignità. Alla maggioranza tuona: “Vorrei dirvi di non affondare con lui ma non ve lo posso dire perché lui non affonderà”. Ezio Praticò interpreta l’Aiello-pensiero e si dice convinto che le elezioni europee porteranno “consiglio” a Roma. Rilancia la volontà del gruppo – un aspirante governatore in maglia giallorossa- e ribadisce che questa posizione non inficia l’appoggio ad Abramo. Abramo, dal canto suo, chiarisce all’aula le ragioni della sua scelta. Dice di non farsi tirare dalla giacchetta. Di avere garanzie per Catanzaro rispetto al programma di Occhiuto. E che tanto gli basta per sostenere la corsa di uomo che stima e che considera all’altezza del compito. Lancia siluri contro la deputazione catanzarese: “In quindici anni di sindaco non ho mai visto tanta pochezza amministrativa politica e amministrativa come quella attuale al Governo. Lo pensiamo tutti. Li abbiamo sentiti, c’è da ridere”. Poi saluta. Impegni istituzionali da presidente della Provincia lo vedono occupato fuori dal Palazzo. Dentro restano maggioranza e minoranza. La prima prende, come la seconda, più volte la parola. Filippo Mancuso riprende l’intervento del sindaco e spiega come in politica capita, a volte, di doversi rimettere alle volontà del partito come nel suo caso quando, candidandosi alla Provincia, sperava di poter fare il vicepresidente. E non si lascia sfuggire l’occasione neppure Sergio Costanzo che incalza Demetrio Battaglia: “Consigliere Battaglia, a quale destra appartiene: a quella di Tallini o Abramo o a quella di Martusciello e/o Aiello?”. Insomma in un incalzare di domande, uno scambio di opinioni al vetriolo e battute (più o meno – volutamente? – ironiche…vedi Manuela Costanzo) si consuma il Consiglio Comunale post Occhiuto. Un assaggio. Solo un assaggio. C’è da scommettere che, da qui innanzi, le sedute di Consiglio saranno tutte così: un mix esplosivo di politica e campagna elettorale. 

    Alessia Burdino

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