Inchiesta Multipiano, tutti assolti

Gli imputati erano accusati di abusi edilizi

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    Assolti perché il fatto non sussiste. Si chiude così l’inchiesta sugli abusi edilizi del Multipiano di Catanzaro, anche conosciuta come vicenda del Palazzo Gatto. I 5 imputati si sono presentati questa mattina davanti ai giudici del Tribunale collegiale di Catanzaro, presieduto da Alessandro Bravin coadiuvato da De Simone e Flesca. Gli stessi giudici, sentito il Collegio difensivo composto Nicola Cantafora, Massimo Scuteri, Antonio Lomonaco, Carlo Petitto, Valerio Zimatore, Enzo Ioppoli hanno scagionatoVincenzo Belmonte, 70 anni; Giovanni Ciampa, 65 anni; Rosario Vincenzo Concolino, 63 anni, Domenico Bianco, 67 anni, nelle qualità di dirigenti, tecnici e responsabili del Servizio controllo edilizio del territorio , del settore Edilizia privata Suap – Urbanistica del Comune, che si sono succeduti nel corso degli anni e Fabio Gatto, 51 anni in qualità di legale rappresentante della Gatto costruzioni. Il Pm Pm Stefania Paparazzo aveva chiesto l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato, ma i legali hanno ottenuto l’assoluzione perché il fatto non sussiste. Secondo le ipotesi accusatorie, gli imputati sarebbero stati a conoscenza che il multipiano, di proprietà dell’imprenditore catanzarese Giuseppe Gatto sarebbe stato abusivo e nonostante tutto avrebbero “chiuso un occhio” a vantaggio della “Gatto Costruzioni spa” .

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