L’assessore Robbe incontra delegazione cooperativa sociale ‘Raga’

Sabato 11 maggio un’iniziativa pubblica: “Welfare e sviluppo. Si puo’ fare!”

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    “Lo sviluppo può apparire come una parola abusata, se chi lo promette è inconseguente o se chi lo auspica non si attrezza per renderlo possibile, vincendo inerzie e rassegnazione”. L’ha detto l’assessore al Welfare e al Lavoro Angela Robbe, incontrando nella Cittadella regionale il presidente della cooperativa sociale ‘Raga’ (costituita di recente) Antonio Spadafora, il sindaco di Sersale Salvatore Torchia (tra i promotori della cooperativa), l’architetto Carlo Bianco e il direttore della Riserva Naturale Valli Cupe Carmine Lupia. Ha aggiunto l’assessore: “L’entroterra calabrese, costretto a fronteggiare problematiche complesse come lo spopolamento e il sottosviluppo, ha necessità di utilizzare gli strumenti associativi per mettere insieme le intelligenze di cui dispone e utilizzare le risorse pubbliche attraverso una progettualità mirata. La Regione è pronta a dare una mano e a sostenere iniziative che, come questa, nascono dal basso con l’obiettivo della crescita economica e dell’integrazione sociale delle persone non autosufficienti”. Il sindaco di Sersale ha ringraziato l’assessore “cui va riconosciuta – ha detto – oltre alla sensibilità politica e istituzionale, la competenza necessaria per affrontare le annose questione del welfare che per il sistema delle autonomie locali costituisce un problema enorme, considerate le difficoltà finanziarie e l’aumento dei bisogni”. Il presidente della cooperativa “Raga” ha annunciato un’iniziativa pubblica che si terrà nella città di Sersale sabato 11 maggio alle ore 17 nella sala del Centro di informazione turistica sui temi del dello sviluppo e dell’integrazione sociale (“Welfare e Sviluppo. Si può fare!”) che, oltre al contributi di esperti, amministratori comunali e rappresentanze dell’associazionismo, si avvarrà della partecipazione dell’assessore Robbe. “L’occasione – ha aggiunto Spadafora – sarà utile per un confronto su temi di stringente attualità e per avviare sul territorio un dialogo non più saltuario fra chi si occupa del disagio sociale e delle questioni dello sviluppo”.

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