Colpisce il figlio con un mazzo di chiavi, divieto di avvicinamento

Misura cautelare eseguita dagli uomini del commissariato di Lamezia

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    Sono stati i poliziotti del Commissariato di Lamezia Terme, guidato dal primo dirigente Alessandro Tocgo, ha eseguito nei confronti di C. A., di anni 35, nato a Monaco di Baviera (Germania) ma residente a Lamezia Terme la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, con il divieto di accedervi senza l’autorizzazione del Giudice emessa lo stesso 19 aprile dal Gip Presso il Tribunale di Lamezia Terme, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a seguito delle attività d’indagine della Polizia di Stato. Il GIP ha prescritto all’uomo il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona offesa, sua ex moglie, ed in particolare il luogo di lavoro, il domicilio della famiglia di origine o dei prossimi congiunti della stessa, con l’obbligo di mantenere rispetto a tali persone, in caso di incontro occasionale, una distanza non inferiore a 200 metri.   Le indagini dell’Ufficio Anticrimine erano iniziate a seguito di un intervento della Volante del Commissariato che era intervenuta, su richiesta della donna, che si era decisa a chiedere aiuto alla Polizia dopo l’ennesimo episodio di violenza dell’uomo, allorché il figlio di sette anni era stato  colpito alla testa dal padre con un mazzo di chiavi, che gli avevano procurato lesioni sul cuoio capelluto. Gli Agenti del Commissariato aveva accertato che l’uomo, con una pluralità di azioni reiterate nel tempo e finalizzate alla sistematica intimidazione, aveva maltrattato  con minacce e aggressioni fisiche la donna ed i figli. Tali episodi avevano provocato nell’ex moglie un perdurante stato d’ansia e un fondato timore per la propria incolumità e soprattutto per quella dei suoi figli.

    G.Z

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