Riccio chiede delucidazioni su videosorveglianza Gaslini

La nota del consigliere di minoranza 

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    “Se appassiona il dibattito su “Sicurezza e Legalità” nel quartiere marinaro crediamo sia pero’ opportuno cercare anche di concretizzare con idee e proposte che possano trovare una immediata realizzazione”. Lo scrive il consigliere comunale Eugenio RiccioE allora, se nei giorni scorsi il collega Ursino ha annunciato a mezzo stampa che “le telecamere di sorveglianza presenti all’esterno del Parco Gaslini hanno ripreso la rissa avvenuta fra alcuni ragazzi la sera di mercoledi 24 aprile”, la domanda è d’obbligo : “Caro collega Ursino, ma le telecamere di cui lei parla sono forse quelle in uso al Parco Gaslini ? E comunque, ad ogni buon conto, lei sa chi gestisce le 6 (sei) telecamere di video sorveglianza del Parco? E se questa informazione è in suo possesso, le dispiacerebbe condividerla con la città e gli elettori che l’hanno votata, non per sentirsi dire ciò che fa più comodo, ma per avere contezza di ciò che accade a Palazzo De Nobili”. Essere consigliere comunale è una cosa seria. Essere un consigliere comunale che parla di sicurezza lo è ancora di più. Essere consigliere comunale eletto, significa avere contezza di ogni singola pratica o carta che passa negli uffici comunali. Perché, informo il collega Ursino, il quale ha dichiarato pubblicamente che le immagini di quanto avvenuto l’altra sera al Parco Gaslini sono al vaglio delle Forze dell’ordine, che nessuno tra enti e persone preposte alla videosorveglianza in città sembrerebbe essere a conoscenza di “chi” gestisce l’impianto di videosorveglianza del “Parco Gaslini” e, soprattutto, il Dirigente e l’Assessore ai LL.PP, settore che ha realizzato l’impianto, confermano di non aver mai autorizzato nessuno alla gestione del sistema e/o al trattamento dati dell’impianto mentre al settore Patrimonio, da un verbale di sopralluogo, risulta che “l’impianto di video sorveglianza composto da nr. 6 telecamere e monitor è attivo e funzionante”. Quindi, rivolgendomi ancora una volta al collega Ursino, nel ringraziarlo ovviamente per la sua solerzia, lo inviterei a incanalare questa sua energia nel raccogliere informazioni corrette prima di rendere pubbliche affermazioni quanto meno avventate. I genitori dei tanti bambini che frequentano il Parco, infatti, devono avere la certezza che l’impianto di videosorveglianza sia funzionante e soprattutto che le immagini siano gestite in maniera corretta e secondo quanto previsto dalla legge. Stessa cosa dicasi per i gestori del Parco che tanto hanno investito per la cura e la manutenzione da meritare sicuramente un’attenzione maggiore da parte dell’amministrazione comunale. E se appare del tutto evidente che l’impianto di videosorveglianza del “Parco Gaslini” debba essere gestito dalla Polizia Locale atteso che i fruitori dell’area sono famiglie e bambini che necessitano di tutela e sicurezza e che il sistema debba essere aggiornato per trasmettere le immagini, in tempo reale, così come accade a quasi tutta la videosorveglianza comunale, alle centrali delle Forze di Polizia della nostra città, mi tocca fare poi sempre lo stesso esercizio nei confronti del sindaco Abramo. Anche in questo caso, anche se avendo un settore preposto non dovrebbe occuparsene in prima persona, anche se ci sono progetti di rilancio più importanti per questa città , prenda in mano la situazione, “commissariando” qualche dirigente e funzionario in perenne clima da primo maggio, perché telecamere montate ed in disuso, lasciate lì senza alcuna manutenzione fanno più danni di telecamere inesistenti.

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