Il Corvo in mezzo ad una foresta, i residenti non ci stanno foto

Questa mattina qualcuno ha pensato di sostituirsi alle istituzioni: pala e piccone per levare le erbacce 

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    di Gianluigi Mardente

    “Il quartiere Corvo è una foresta con in mezzo i palazzi”. E’ il nuovo slogan della primavera 2019 che negli ultimi giorni circola sui social a firma dei residenti di zona che, anche quest’anno, lamentano erbacce alte quanto i bambini di 10 anni e una situazione di degrado e abbandono che si ripete con una certa regolarità. Insomma, a maggio arrivano “topi, blatte e zanzare che insieme ai parchi per bambini sempre più usurati e alle erbacce che rendono impossibile anche una semplice passeggiata, fanno del Corvo un quartiere invivibile”. Ogni anno la stessa storia. Da raccontare, però, la novità di questi ultimi tempi: i cittadini non riescono ad essere insensibili difronte a tutto questo e non credono più agli interventi delle istituzioni in tempi ragionevoli. E allora, pala in mano e si lavora. Secondo il calendario di derattizzazione del territorio, come anticipato settimane fa dal Comune, il Corvo andrebbe ripulito non prima di luglio. E allora è inutile aspettare, pulizie fatte in casa. Questa mattina un paio di residenti del condominio Copaca hanno lavorato per ore per pulire quantomeno le erbacce che circondano il palazzo e rendere più dignitoso il passaggio di entrata e uscita. Un senso di civiltà e amore per il territorio che vogliamo sottolineare. “Siamo pronti a pulire anche il parco per i bambini – ci dicono i residenti – perchè ormai conosciamo i tempi delle istituzioni e siamo convinti che prima di luglio non vedremo nessun intervento. Basta dare un’occhiata alle erbacce che ci sono attorno alla chiesa e al palagallo o sui marciapiedi per capire che non possiamo attendere. Prima o poi arriveranno le belle giornate e non possiamo far giocare i più piccoli in mezzo alla foresta. Piuttosto non sappiamo come risolvere il problema dei ratti e delle blatte che insieme alle zanzare sono pronte a farci la guerra. Noi? Pala, piccone e scope in mano nell’ attesa che qualcuno si ricordi di noi”. Attenzione però, per il parco servirebbero anche dei falegnami di professione perchè c’è da sistemare scivoli e giochini talmente usurati da diventare pericolosi. Chi vuole farlo? Istituzioni o residenti? Riteniamo che il senso civico sia da elogiare, ma il cittadino che paga le tasse non dovrebbe sostituirsi alle amministrazioni. 

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