L’abbraccio musicale di Peppe Fonte a Catanzaro (FOTO E VIDEO) foto
Ieri lo chansonnier catanzarese si è esibito al Comunale accompagnato dalla band. Tra musica, nostalgia, intimismo e desiderio di stupirsi ancora
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C’é tutto il vissuto intriso di struggente malinconia e di un legame indissolubile con la propria terra nella musica di Peppe Fonte, chansonnier catanzarese che ieri sul palco del Comunale ha regalato un concerto dedicato alla sua città, la città di Eolo. Fin dal titolo chiaramente evocativo, il cantautore ha dato vita ad un grande abbraccio musicale al pubblico di “casa”, mettendo in serie uno dietro l’altro alcuni dei brani maggiormente rappresentativi del proprio repertorio, compreso l’ultimo album dal titolo “Io non ci sono più”.
“Noiosa ma non mafiosa… Vola la mia città”, canta Fonte nel brano di apertura, solo al pianoforte – dopo la presentazione di Gianvito Casadonte – con cui introduce gli spettatori nel suo mondo dove ricordi, emozioni, sensazioni trovano forma attraverso le note. Al tempo dei social e dei talent, riuscire a preservare una rigorosa coerenza nello stile e nella composizione musicale é segno di grande coraggio e consapevolezza. Fonte lo dimostra e coinvolge l’ascoltatore nel proprio percorso di arte e di vita, nel quale la melodia della canzone italiana si fonde con la ricerca della parola giusta da usare per raccontarsi.
Versi che si rincorrono, nella loro autenticità, e che rappresentano uno strumento espressivo e catartico al tempo stesso. Fonte canta l’amore, i sogni e le paure più intime, ma offre a chi ascolta la chiave giusta per lasciarsi trasportare dal ritmo e dalla poesia. Ad accompagnarlo in maniera esemplare una band catanzarese doc composta da Giuseppe Tassoni, al pianoforte, Franco Catricalà, al basso, Ismaele Rocca, alle percussioni e batteria, e Alfredo Paonessa, ai fiati. Ognuno dei musicisti si ritaglia il proprio spazio lungo un tappeto sonoro che richiama echi di jazz, bossa nova e pop d’autore. Non mancano i riferimenti ai suoi grandi maestri e punti di riferimento, Piero Ciampi e Pino Pavone. Di quest’ultimo ripropone una canzone inedita che racconta una passeggiata su corso Mazzini negli anni ’70. Era un’altra città, erano altri tempi, ma la nostalgia per quello che fu non chiude la porta alle nuove scoperte, al desiderio di stupirsi ancora.
Domenico Iozzo