Catanzaro-Feralpi, già febbre da ritorno: 5147 biglietti staccati

Ripresa degli allenamenti a porte chiuse. Nulla è compromesso irrimediabilmente, e questo la tifoseria lo sa ma serve una prestazione differente

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    «Ragionare sui centottanta minuti», ricordare che «mai certe sfide si chiudono alla prima partita» e che «è impensabile, a questi livelli, non soffrire». Lo aveva detto a chiare lettere Gaetano Auteri, consapevole già alla vigilia del compito tutt’altro che facile per i suoi al “Turina” e della necessità di gestire condizioni ancora non perfette di qualche elemento all’interno dello spogliatoio. Ventiquattrore dopo la stecca di Salò, è a queste parole che si aggrappa l’ambiente giallorosso, certo deluso dalla prestazione pallida delle aquile nell’esordio playoff ma ancora carico in vista del ritorno al “Ceravolo” di mercoledì. Che l’entusiasmo non sia scemato in città lo testimoniano le lunghe file di oggi all’apertura della vendita libera dei tagliandi: 5.147 i biglietti staccati, un numero destinato a lievitare nelle prossime ore per, chissà, battere anche il record stagionale di presenze. Nulla è compromesso irrimediabilmente, e questo la tifoseria lo sa: di certo, però la squadra dovrà sfoderare tutt’altra prestazione tra le mura amiche per avere la meglio di un’esperta e compatta FeralpiSalò. Troppo compassate, ieri, le aquile nella manovra e quasi mai pericolose davanti a De Lucia: senza né Kanoute né D’Ursi, con un Fischnaller sottotono e un centrocampo povero di idee è stato facile per l’ex portiere rimanere imbattuto mentre il collega Furlan – con la complicità di una barriera poco attenta – ha visto la palla del match entrare nel proprio sacco. Aquile spente, ingolfate in un modulo che non ha convinto ma che era necessario per le assenze: per il ritorno sarà importante recuperare i valori aggiunti d’attacco e anche un po’ più di lucidità in cabina di regia; meglio tornare al 3-4-3 ma più di tutto occorrerà pareggiare l’esperienza ed aumentare la dose di personalità perché i playoff non sono certo il campionato e, per vincere, bisognerà dimostrare di essere allo stesso livello delle grandi. A proposito di esperienza, vale tanto il gesto di Figliomeni a fine gara: quel richiamo alla calma indirizzato ai tifosi dal campo sa già di voglia di riscatto.

    RIPRESA – Quest’oggi la truppa è ripartita da Milano rientrando in città nel primo pomeriggio. Tempo da perdere davvero non ce n’è, ed è per questo che già poche ore dopo lo sbarco ci si è ritrovati al “Ceravolo” per un allenamento di scarico. Porte serrate dietro le spalle dei giallorossi: domani sarà già vigilia e l’obiettivo è ritrovare la giusta concentrazione per costruire la rimonta. Definita intanto la terna arbitrale per la gara: fischietto affidato al signor Amabile di Vicenza con cui le aquile hanno in passato conquistato tre vittorie – Fidelis Andria nel 2016, Reggina e Cavese quest’anno – e una sola sconfitta – Reggina nel dicembre 2017. Assistenti saranno Palermo e Falco; quarto uomo De Santis.

    Gianfranco Giovene

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