Anselmo Roveda: ‘Il Gutenberg è un’eccellenza’

Coordinatore editoriale della celebre rivista e membro della giuria del riconoscimento dedicato alla letteratura per l'infanzia

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    “Di Gutenberg mi colpisce l’idea che i progetti hanno senso solo se i bambini e i ragazzi hanno l’occasione di poter incontrare davvero il libro e l’autore, inteso come portatore di una storia che gli stessi hanno conosciuto e amato. Così la qualità dell’incontro cambia e può alimentare l’occasione di arrivare ad altre storie”. A parlare è Anselmo Roveda, giornalista e scrittore, da oltre dieci anni coordinatore redazionale del mensile Andersen, la più famosa rivista dedicata alla letteratura dell’infanzia, e membro della giuria dell’omonimo premio che quest’anno vedrà protagonista anche la sezione ragazzi di Gutenberg Calabria. Sabato prossimo al Palazzo Ducale di Genova il presidente dell’associazione Gutenberg, Armando Vitale, e la responsabile di Gutenberg ragazzi, Rosetta Falbo, ritireranno infatti il prestigioso riconoscimento di “Protagonisti della cultura per l’infanzia 2019”. Roveda, che è stato ospite della manifestazione in questi giorni di alcuni incontri nelle scuole calabresi, ha così evidenziato il valore aggiunto che Gutenberg ha rappresentato a livello nazionale: “Da qualche anno Andersen premia anche le iniziative, i festival e le biblioteche la cui attività fa sì che le storie per ragazzi possano incontrare i giovani lettori. Realtà che sul territorio vanno nella direzione dell’educazione alla lettura, offrendo la possibilità di approcciarsi a mondi diversi, dalla divulgazione alla narrativa pura fino al linguaggio visivo. La giuria ha individuato in Gutenberg Calabria un’eccellenza, da anni stavamo seguendo questa esperienza vivace e ci sembra importante evidenziare, rispetto al lavoro fatto, quelle azioni portate avanti su un territorio ingiustamente considerato lontano dal mondo editoriale. La Calabria sconta una dimensione periferica rispetto agli investimenti culturali, ma a maggior ragione una manifestazione così feconda andava segnalata”. Quali potrebbero essere allora le prospettive future per una manifestazione giunta alla 17esima edizione e che vuole sempre più crescere nel panorama nazionale? “In un’epoca di iniziative one shot – ha commentato Roveda – bisogna premiare la dimensione della continuità e delle reti territoriali che vedono insieme scuole, famiglie e istituzioni. Anche la festa del libro nella vicina Zafferana Etnea, in Sicilia, nasce con approcci simili con un direttore che viene dalla scuola e che ha fatto sì che questo mondo potesse mettere in campo un’operazione culturale. Due esempi che, uniti, potrebbero essere esportati in contesti diversi. Fare sinergia di competenze significa mettere a disposizione un tesoro importante che singole organizzazioni hanno implementato in anni di lavoro e di volontariato”.

    Domenico Iozzo

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