Don Franco Lorenzo, tu il più terreno tra i preti

Il ricordo di Sergio Dragone

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    di Sergio Dragone*

    San Francesco di Paola è stato il più “terreno” dei Santi. Burbero, solitario, capace di bastonare a dovere i prepotenti e i tiranni, ma anche di capire come pochi le sofferenze dell’umanità. Un Santo “diverso” che non ha eguali nella storia della Chiesa. Sarà per questo senso della giustizia sociale – sempre dalla parte degli ultimi e degli oppressi – o sarà per il suo spiccato “anticonformismo” (ha mandato a quel paese monarchi e perfino Papi), fatto sta che San Francesco di Paola mi ha sempre affascinato.

    Anche don Franco Lorenzo – io lo chiamavo semplicemente Franco – è stato un prete “diverso” e anticonformista. E’ stato un prete “terreno”, con i piedi saldamente piantati nel suo tempo, capace di leggere le sofferenze e le debolezze di ognuno, senza avere la pretesa di essere “giudice” degli errori altrui. Questo gli consentiva di essere credibile nella sua opera spirituale.

    Era pieno di vitalità, sprizzava energia da tutti i pori, perché riteneva che è in questa vita che dobbiamo dare il meglio di noi stessi. Forse proprio questo dinamismo e questa dimensione “terrena” della sua missione gli hanno procurato incomprensioni, torti e cattiverie che ha subito in silenzio.

    Franco è stato una personalità importante, forse controversa, ma che ha dato un grande contributo alla società catanzarese e a questa Diocesi. E’ stato il prete “terreno” che ha avvicinato tanta gente a Dio.

    *Giornalista- già Capo Ufficio stampa Comune di Catanzaro

     

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