Lisa Ginzburg: ‘La scrittura è un mezzo per rigenerarsi’

'Pura Invenzione' di Lisa Ginzburg è stato uno dei libri presentati nel corso  del progetto 'Gutenbeg'


“Pura Invenzione” di Lisa Ginzburg è stato uno dei libri presentati nel corso di questa interessante edizione del progetto “Gutenbeg”. Il libro è stato presentato dai ragazzi della classe VF affiancati dalla professoressa Margherita Toraldo e l’autrice è stata presente in videoconferenza. 

Per quest’ultima, il libro è stato “una felice occasione” per poter raccontare qualcosa di se stessa ai lettori, in quanto riteneva fosse importante parlare anche della sua storia, non solo quella degli altri: ha scelto di usare Frankenstein per questo scopo perché è un libro che ha sdoganato alcune cose che lei non avrebbe saputo affrontare senza. Inoltre, secondo l’opinione dell’autrice, mettere nero su bianco la sua esperienza è stata come una rinascita.

Nel libro viene recuperata anche la cultura ebraica, con la figura del golem, essere fatto di terra che nasce dalla parola, contrapposto al mostro di Frankenstein, un “nato non nato” al quale viene negato anche il nome, e quindi di un’identità. Frankenstein, secondo l’interpretazione della Ginzburg, tratta anche dei rapporti tra genitori e figli, tema caro sia a Mary Shelley che all’autrice, entrambe orfane di madre, come d’altronde il mostro, mentre Victor Frankenstein si può definire un genitore fallito che rinnega la sua stessa creatura.

L’autrice inoltre ha concluso dichiarando di saper parlare più lingue imparate da autodidatta. Nonostante viva in Francia, non ha dimestichezza nello scrivere in francese e non ha intenzione di seguire un corso per imparare a scrivere in francese. Per lei la lingua italiana è l’elemento principale che segna la sua appartenenza all’Italia.