Addio maestro Rotundo, i messaggi di cordoglio

Il dolore di una città

Più informazioni su


    Cordoglio unanime in tutta la città per la scomparsa dell’artista Saverio Rotundo morto oggi all’età di 96 anni (nella foto il momento in cui, lo scorso 7 settembre, ha ricevuto il premio speciale Catanzaroinforma). Numerosi i messaggi di cordoglio. Di seguito ne riportiamo alcuni

    Wanda Ferro, deputato Fdi Con la scomparsa del maestro Saverio Rotundo, “u Ciaciu”, la città di Catanzaro perde un suo simbolo, il mondo dell’arte perde un autentico genio, un talento che meritava probabilmente di essere scoperto prima e maggiormente valorizzato. Maestro del recupero, street-artist d’avanguardia, estraneo ed indifferente ai circuiti culturali che contano, Saverio Rotundo ha realizzato la sua produzione artistica con grande semplicità ed in un rapporto strettissimo con la sua città, alla quale ha regalato, utilizzando ferraglia e vecchi rottami, spettacolari realizzazioni accolte a volte con scetticismo, qualche volta con colpevole ignoranza, mai con indifferenza. E’ forse nel destino dei grandi artisti non ricevere in vita il giusto riconoscimento. Credo di aver dato un piccolo contributo alla valorizzazione della sua opera, da assessore alla cultura nel 2006, con l’organizzazione della mostra al centro Polifunzionale di via Fontana Vecchia. Ma soprattutto negli ultimi anni, “u Ciaciu”, con la sua straordinaria creatività, con il suo carattere schietto e coinvolgente, aveva raccolto intorno a sé un grande fermento giovanile, trasformando la sua bottega al San Giovanni nel fulcro di un nuovo entusiasmo culturale in una città che ha imparato faticosamente a riscoprire il rapporto con l’arte e con il bello, e a darsi una nuova identità. Le grandi mostre di arte contemporanea che abbiamo organizzato al Marca e che hanno visto sempre il maestro Rotundo in prima fila con i suoi bizzarri costumi, le performance degli artisti di Altrove e Concentrica, la vitalità dell’accademia di Belle Arti, di cui è diventato anche docente, hanno avvicinato la città al suo eccentrico artista e alle sue originali realizzazioni in ferro, finalmente considerate autentiche opere d’arte e non più semplici stravaganze, e gli hanno aperto la strada ad importanti riconoscimenti, a partire dall’apprezzamento di Arnaldo Pomodoro, passando per il legame  con Vittorio Sgarbi per arrivare all’esposizione all’Expo internazionale di Milano. Sono certa che l’opera del maestro Rotundo sarà valorizzata come merita, e che la sua testimonianza artistica rappresenterà in futuro una parte importante dell’identità culturale della nostra città.

    Antonio Orlando, Presidente Regionale C.A.P.IT. della Calabria Mastro Saverio ’u Ciaciu ci ha lasciati. Se ne andato senza avere avuto la soddisfazione di vedere qualche sua opera collocata in uno spazio pubblico della sua e della nostra Città. Ricordo che nel 2009, nel social network Facebook, veniva creato il gruppo “Collochiamo un’opera di m° Saverio Rotundo, detto U Ciaciu, nel Parco della Biodiversità” che ben presto raggiunse le 2200 adesioni. Tra gli iscritti un’alta percentuale di catanzaresi, emigrati compresi, associazioni locali e artisti, non solo calabresi. Ne seguì, nel 2010, una petizione avanzata all’Amministrazione Provinciale, da parte dello stesso gruppo, per la collocazione tra le pregevoli opere di artisti stranieri già presenti nel Parco della Biodiversità di una del nostro valente concittadino. I risultati non furono quelli sperati. Alla petizione fecero eco una serie di qualificati interventi sulla stampa locale che crearono un notevole interesse per le installazioni del nostro artista. Lo stesso Ciaciu, in quel periodo, non si rendeva conto del perché di tantissime richieste di acquisto delle sue opere. Mastro Saverio, classe 1923, amato dalla Città per la sua estrosità e per il suo stile di vita bizzarro, è stato il creatore dell’arte dell’abbandono “art brut”. Materiali quotidiani accantonati dai suoi concittadini hanno ripreso vita e sono finiti sotto riflettori guadagnandosi magari un ambito riconoscimento. La CAPIT, oggi più di prima, propone che alcune installazioni di questo grande Artista vengano collocate in punti strategici della Città. Mastro Saverio merita di essere celebrato per la sua fantasiosa genialità e per la sua ferma dedizione a produrre Arte. Pochi sanno quanti attestati ha ricevuto nel corso di importanti iniziative. Di molti riconoscimenti non c’è più traccia così come di tante sue opere andate rubate o distrutte. Si potrebbe pensare a una mostra permanente o ad un catalogo curato dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro dove mastro Saverio ha conseguito il diploma alla scuola di scultura. Buon viaggio Mastro Saverio e chissà che al Suo arrivo non trovi qualche ferro abbandonato e si metta a realizzare qualche installazione celeste. Da oggi sicuramente Catanzaro lo amerà e lo apprezzerà di più per quanto ha fatto”

    Fare per Catanzaro Saverio Rotundo, in arte ” U Ciaciu”, artista con il ferro nel sangue si è spento oggi a quasi 96 anni.
    La morte ci ha tolto un altro figlio prezioso, sempre orgoglioso delle sue radici, della sua gente, della sua grande famiglia, della sua Catanzaro.
    Se ne va un galantuomo, un uomo sensibile e generoso, un artista poliedrico che ha fatto conoscere al Belpaese la straordinarietà e il calore del Sud.
    Fabbro, artista e nomade dell’arte, creatore dell’arte del recupero. 
    Le sue opere sono state esposte anche a Expo 2015, mentre in casa sua, la città di Catanzaro, non si sono ancora individuati degli spazi permanenti dove esporre le sue opere.
    Riconosciuto da Vittorio Sgarbi come l’ultime delle meraviglie di tutta la Calabria, creatore del post Barocco invece che un post moderno.
    Di certo possiamo dire che l’artista di suo fa una vita magra. 
    Spesso esposto ed usato, mortificato e a volte lasciato ai margini, sottopagato e ancora discriminato. 
    Storie da raccontare e da attaccare su un muro sperando che ci sia qualcuno disposto ad ascoltare ed osservare.
    Grazie per esserci stato, grazie per aver reso il mondo un po’ meno grigio ed ombroso, grazie per aver amato incondizionatamente Catanzaro.
    Siamo certi che lui non avrebbe voluto lacrime ma tanti sorrisi quelli che probabilmente, donerà ora in cielo, ma oggi, lasciacelo dire: Saverio, siamo tutti un po’ più soli. 
    Ciao guerriero.

    Bianca Laura Granato senatrice M5s «Mi addolora la scomparsa dell’artista catanzarese Saverio Rotundo, maestro che aveva insegnato nell’Accademia di Belle Arti della sua città e tra l’altro aveva riscosso successo all’Expo di Milano. Da anni era conosciuto dalla critica e stimato anche fuori regione». Lo afferma, in una nota, la senatrice M5s Bianca Laura Granato, segretaria della commissione Istruzione pubblica e Beni culturali, che aggiunge: «Rotundo è stato un esempio di creatività con l’utilizzo di materiali di scarto, a partire dal ferro. Dotato di grande talento e di una straordinaria esperienza come fabbro, si era fatto molto apprezzare per l’inventiva e per la tecnica. I suoi lavori hanno un valore che va al di là della capacità artigianale, proprio perché riguardano un’esigenza sempre più avvertita nel nostro tempo, che è quella di dare nuova vita e un altro significato ai rifiuti, nobilitandoli e poi restituendoli all’intera comunità». «Mi auguro – conclude Granato – che Catanzaro sappia valorizzarne al meglio l’opera e mi impegnerò in questo senso».

    Camera di Commercio Catanzaro“La scomparsa di Saverio Rotundo ‘U Caciu’ è una grave perdita per la città di Catanzaro e l’intera Calabria. Con il maestro Rotundo va via un simbolo dei nostri tempi, un uomo, un artista, che ha trasformato l’abbandono in arte, conquistando premi e riconoscimenti internazionali che hanno fatto conoscere la città di Catanzaro nel mondo. A noi adesso spetta il dovere di valorizzare le sue opere, di custodirle e di far sì che le future generazioni possano ammirarle. Buon viaggio, maestro!”.

    Cosi in una nota il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Daniele Rossi. “Le mie parole – sottolinea ancora Rossi – trovano ovviamente la piena condivisione e sottoscrizione del Segretario Generale, Maurizio Ferrara, della Giunta e del Consiglio camerale”.
     

    Gabriele Bianco, giornalista Saverio Rotundo, nella vita “U Ciaciu”, artigiano&artista, era una persona amabile, instancabile, curiosa, sia sul piano umano che su quello artistico. Lo ricordiamo tutti per la sua creatività e passione per l’arte, prevalentemente scultorea. Non era difficile incontrarlo, anche a notte fonda, per le strade di Catanzaro, mentre “trainava” le sue opere in cerca di una collocazione adeguata o mentre raccattava materiali di vario genere, da utilizzare in seguito. Per molti aspetti, il suo fare artistico, ricorda la correste Bauhaus, attiva, in particolare in Germania, negli anni 20 del secolo scorso. Difatti, Saverio, infatti, era sempre alla ricerca di materiali poveri, insignificanti individualmente, che poi, grazie alla sua mediazione artistica, assemblava in forme più o meno complesse, ridando loro, di fatto, una seconda vita. L’aspetto che più colpiva del suo fare artistico, era il grande entusiasmo che lo accompagnava sempre, a dispetto della sua veneranda età, un esempio costante per tutti gli addetti ai lavori ed in particolare per i giovani intellettuali. Sul piano umano, Saverio era altrettanto presente e con la dovuta discrezione, pagava, a giovani e talentuosi artisti in difficoltà economiche, le spese di iscrizione all’Accademia di Belle Arti.

    Più informazioni su