L’Ic Catanzaro Nord Est Manzoni premiato a Roma(VIDEO)

Al Policlinico Gemelli in occasione della giornata del sollievo

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    Al Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”,domenica 26 maggio 2019, come in altri ospedali italiani, si è tenuta la XVIII Giornata Nazionale del Sollievo,  indetta e organizzata dalla Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti Onlus con il patrocinio del Miur, il Ministero della Salute, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Anci e Camera dei Deputati con il sostegno dell’Ufficio per la Pastorale della Salute e di quello per l’Educazione, Scuola e Università della Conferenza Episcopale Italiana, l’adesione di Fnomceo Fimmg, Fnopi, Federfarma, Cnop, Cnoas, Aris, Amci, Confederazione nazionale delle Confraternite delle Diocesi in Italia, Forum Terzo settore Lazio, Confagricoltura. La Giornata è stata istituita il 24 maggio 2001, con direttiva del presidente del Consiglio dei Ministri, per promuovere la cultura del sollievo, affrontare meglio la sofferenza in tutte le condizioni di malattia ed estendere la consapevolezza che il sollievo non è solo desiderabile ma anche possibile. In questa giornata si afferma la centralità della persona malata, l’importanza di considerare il malato nella sua interezza, ponendo attenzione a tutti bisogni, psichici, fisici, sociali e spirituali, in modo di creare la migliore qualità di vita per lui e per la sua famiglia.

    Per sensibilizzare la coscienza collettiva dei più giovani e stimolarli verso la tematica del sollievo, è nato il concorso denominato “Un ospedale con più sollievo”, promosso da: Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti, UCIIM (Unione Cattolica Italiana di Insegnanti, Dirigenti, Educatori e Formatori), Fondazione Alessandra Bisceglia, beneficia, inoltre, del patrocinio e della collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il concorso ha come obiettivo quello di educare alla cultura del sollievo attraverso l’espressione creativa, coinvolgendo non solo giovani alunni e studenti, ma anche, indirettamente, le loro famiglie ed insegnanti. Un esercizio creativo, come rappresentare il sollievo attraverso un disegno, un racconto, un videoclip, un plastico o altra produzione artistica, può efficacemente contribuire ad educare alla cultura del sollievo. Il sollievo può arrivare dai farmaci, ma anche da cure umane fatte di attenzioni, tenerezza e rispetto ed è proprio qui che la Scuola in Ospedale riveste un ruolo di primaria importanza, come comunità educante garantisce il diritto all’istruzione come diritto a conoscere e ad apprendere in ospedale, nonostante la malattia ma soprattutto permette agli alunni e alle loro famiglie di continuare a sperare, a credere e a investire sul futuro.

    Tale servizio, attivo in tutti i maggiori ospedali o reparti pediatrici di ogni regione, nasce per contrastare l’abbandono scolastico dovuto alla malattia e all’ospedalizzazione ma concorre principalmente all’umanizzazione del ricovero ed è parte integrante del programma terapeutico. Il primo premio assoluto del Concorso – sezione riservata alla scuola ospedaliera – di 500 euro da utilizzare per le attività didattiche dei bambini in ospedale, è stato assegnato all’I.C. “Catanzaro Nord Est Manzoni”. Il lavoro degli allievi e dei docenti della Scuola in Ospedale dell’I.C. “Catanzaro Nord Est Manzoni”, operante presso l’A.O. “Pugliese-Ciaccio”, ha ricevuto il Premio Fondazione Gigi Ghirotti, Scuola Ospedaliera, con la seguente motivazione: “Per avere rappresentato il sollievo attraverso un racconto fatto da una sequenza di tavole di disegni, accompagnate da un testo come in un monologo teatrale, un passaggio simbolico dall’inverno della sofferenza alla primavera del sollievo, grazie anche al sostegno empatico e rasserenante degli insegnanti della scuola in ospedale”. L’elaborato è un kamishibai, spettacolo teatrale di carta, una forma di narrazione nata nel XII secolo in Giappone che veniva utilizzata dai monaci buddisti per raccontare al pubblico analfabeta delle storie dotate di insegnamenti morali.

    >La tecnica del kamishibai consiste nel realizzare dei disegni che rappresentano una storia che viene scritta nel retro di ogni foglio. Il narratore rappresenta la trama facendo scorrere all’ interno di un supporto a forma di teatrino i disegni organizzati in sequenza. Nello specifico la storia rappresentata in questo prodotto narra il cambiamento improvviso di un percorso di vita, raccontato attraverso la metafora delle 4 stagioni, dove l ‘inverno rappresenta il periodo triste e buio della sofferenza, mentre la primavera la rinascita. Si narra di un bambino di 10 anni, che ha dovuto varcare la porta di un luogo nel quale nessun immagina di dover mai vivere né per pochi giorni e ancor di più per lunghi interminabili mesi, ovvero il reparto di onco-ematologia pediatrica. Il “piccolo eroe” ha trovato la forza di reagire grazie alla presenza in reparto di simpatiche persone in camice bianco, le insegnanti dotate di “magici poteri”. Grazie alla loro compagnia e ai bei momenti condivisi insieme ha sopportato con più facilità quel terribile e lungo ricovero, riuscendo ad arrivare al lieto fine. Il lavoro è stato realizzato interamente a mano dai degenti ricoverati nei vari reparti dell’ ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro.

    I disegni e i testi sono stati prodotti dagli alunni dei tre ordini di scuola, infanzia, primaria e secondaria di I grado, opportunamente guidati e supportati dagli insegnanti. Questa tecnica viene spesso usata dai docenti per l’insegnamento della lettura e dell’apprendimento del riassunto. La sfida è stata quella di far realizzare ai piccoli degenti il tutto, per spronarli all’attività manuale, che in ospedale è una delle tecniche migliori per l’apprendimento e, soprattutto, invoglia il paziente-allievo allo studio quotidiano. La giornata è stata molto emozionante sotto tutti i punti di vista, in particolar modo, quando i convenuti hanno ricevuto la benedizione di Papa Francesco in diretta da Piazza S. Pietro.

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