Licenziamenti al Pugliese? La lettera aperta: ‘Non li abbandonate’

Una giovane vincitrice di concorso: ' Nel reparto dove lavoro ho avuto la fortuna di conoscere delle infermiere e oss bravissime'

Più informazioni su


    Riceviamo e pubblichiamo a seguire la lettera di una dipendente dell’ospedale Pugliese Ciaccio

    Sono una dipendente neoassunta dell’Ospedale Pugliese Ciaccio, vincitrice del concorso che ha fatto discutere tutta la Calabria. Ho preso servizio il primo aprile del 2019, ero agitata, nervosa, preoccupata, preoccupata soprattutto perché ero consapevole che avrei potuto lavorare con i famosi precari, persone arrabbiate, arrabbiate perché l’azienda dopo ben 4 anni di servizio non li ha tutelati, ha usufruito di loro e poi? E poi li ha buttati nella mischia, facendoli partecipare ad un concorso dove erano presenti più di 10mila persone, con la consapevolezza che forse molti di loro non l’avrebbero passato, e infatti così è stato. Ribadisco che sono una vincitrice del concorso, quindi a me questa problematica non dovrebbe interessare. 

    Invece non è così, mi tocca, mi tocca perché nel reparto dove lavoro ho avuto la fortuna di conoscere delle infermiere e oss bravissime, mi tocca perché tre di loro sono precarie, mi tocca perché non meritano (come tutti gli altri) di essere cacciati così, ingiustamente, perché fanno il lavoro con passione, amore, non si tirano indietro, anzi si privano loro di molte cose per dare di più al reparto, ai pazienti e all’azienda, azienda che li sta abbandonando del momento del bisogno.

    Sono persone speciali, mamme di famiglie, persone a cui mi sono affezionata, perché alla fine quando entri nel mondo del lavoro stai più a contatto con i colleghi che con la famiglia, si crea un rapporto così bello che va oltre al lavoro, diventano praticamente una seconda famiglia. Queste righe le scrivo perché voglio che arrivano ai diretti interessati, all’ospedale, alla direzione, a Cotticelli e a Panella. Avete in mano il futuro di 200 persone, non li abbandonate, perché quando voi e l’azienda avete avuto bisogno di loro, loro ci sono stati!! Spero che queste parole e questo appello possano servire a qualcosa! Io sto con tutti voi, ma soprattutto con le mie colleghe, di cui non faccio i nomi ma forse capiranno! Vi voglio bene, e soprattutto non mi abbandonate. 

    R. 

     

    Più informazioni su