Mancato accreditamento, Anvur (e qualcun altro) avevano detto nel 2017

Arriva tardivo l'allarme di chi oggi si indigna per le scuole di specializzazione della Magna Graecia. In due anni non si è fatto nulla per migliorare le criticità segnalate a novembre 2017 dall'organismo competente

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    di GIULIA ZAMPINA

    Il grande male di questo secolo fortemente tenologizzato è la mancanza di memoria. Eppure abbiamo a disposizione una serie di strumenti grazie ai quali ritrovare dati del recente passato è davvero cosa semplicissima. Soprattutto se il recente passato è datato agosto 2017, quindi meno di 24 mesi. Già perché il non accreditamento delle scuole di specializzazione di cui tutti parlano oggi, strombazzando e indignandosi, non è cosa nuova. Ma ha radici ben salde nel passato. E’ solo un problema rinviato nel tempo e che oggi si presenta in tutta la sua drammaticità, utile ad essere cavalcata da chi oggettivamente dimostra di non sapere di  che parla. Che i livelli minimi di assistenza utili all’accreditamento non fossero sufficienti l’Anvur, e non un organismo qualsiasi lo aveva detto due anni fa.

     

    Ma andiamo con ordine, semplicemente seguendo la cronistoria delle notizie

    QUANDO A LANCIARE l’ALLARME NEL 2017 FU LA CGIL (E QUALCUN ALTRO)

    23 AGOSTO 2017. L’allarme l anciato dalla Cgil sulla chiusura delle scuole di specializzazione a Catanzaro è reale. Già prima di ferragosto l’Anvur aveva dato le sue valutazioni in numero. L’università Magna Graecia sarà privata ad esempio di Microbiologia, Ortopedia e Cardiochirurgia. Ma andando a ritroso nei giudizi dell’istituto si può notare che, mentre a Cardiochirurgia era stato dato un punteggio uguale a zero nella valutazione docenti, Ortopedia e Microbiologia avevano ottenuto un  punteggio di 0,8. In un’ottica complessiva questo significa una sola cosa che pur avendo valutazione positiva, in queste scuole di specializzazione manca la parte più strettamente assistenziale. Si fa cioè poca assistenza. C’è un altro dato da non sottovalutare. Moltissime delle giovani leve che operano ed insegnano nelle scuole di specializzazione, hanno una dotazione curriculare di tutto rispetto, con valutazioni ben oltre il punteggio minimo richiesto. Ma il loro punteggio fa media con quello dei loro superiori, che spesso non ottengono una valutazione altrettanto positiva e quindi  questa situazione finisce per penalizzare  tutti. (LEGGI ARTICOLO DEL 2017)

    Lanciato l’allarme qualcuno pensò bene di confondere le acque dicendo :

    LE RASSICURAZIONI DI UNA POLITICA FORSE TROPPO FRETTOLOSA E POCO DOCUMENTATA

    26 SETTEMBRE 2017  “E’ con profonda soddisfazione che annunciamo l’accreditamento delle Scuole di specializzazione di area medica, tra le tante anche ‘Chirurgia Generale’ e ‘Cardiochirurgia’ della facoltà di Medicina di Catanzaro”. Lo affermano, in una nota, il Sottosegretario di Stato, Tonino Gentile, e il capogruppo in Commissione Sanità del Senato Piero Aiello. “Ciò rappresenta – sostengono i due parlamentari – un risultato importante, in quanto si è trattato di una battaglia politica dura ed estenuante, soprattutto nel caso di Cardiochirurgia, ma alla fine l’impegno, la costanza e il buon senso hanno prevalso. Riteniamo a questo punto fondamentale rivolgere un ringraziamento al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, oltre che al Capo di gabinetto del Ministero, consigliere Giuseppe Chinè, i quali hanno dimostrato grande competenza tecnica e sensibilità politica, contribuendo in modo decisivo al raggiungimento dell’obiettivo più utile alla collettività e all’Ateneo catanzarese. Lasciarsi demotivare dalle notizie altalenanti che arrivavano a tal riguardo, e che ci vedevano soccombenti, ovvero dismettere l’attenzione da una tematica fondamentale per lo sviluppo economico e culturale della nostra terra, si sarebbe rivelato un grave errore da parte della classe politica e parlamentare attualmente operante. Pertanto abbiamo sempre fermamente creduto nella necessità di non depauperare la nostra regione di Scuole di specializzazione così importanti per l’utenza e per il futuro dei nostri giovani medici”. “Continueremo finchè avremo ruolo e forza – concludono Aiello e Gentile – a porre attenzione a due realtà, come quelle dell’università e dell’assistenza sanitaria, che rimarranno sempre centrali nelle dinamiche regionali”. (LEGGI ARTICOLO 2017)

     

    Ma appena due mesi dopo, quando l’accreditamento delle scuole di specializzazione fu definitivo la situazione non migliorò

    IL GIUDIZIO DEFINITIVO DELL’ANVUR A NOVEMBRE 2017 E TUTTE QUELLE SCUOLE ACCREDITATE CON RISERVA

     11 NOVEMBRE 2017   E’ finalmente definitivo l ‘elenco delle scuole di specializzazione acrreditate e non dal ministero. E se da un lato non corrono nessun pericolo gli specializzandi che affronteranno la prova selettiva il prossimo 28 novembre, in quanto il bando è stato emanato con decreto di settembre 2017 secondo i requisiti di giugno 2017 (lo stesso ministro Fedeli aveva rassicurato che comunque il concorso sarebbe stato bandito per l’anno accademico 2016-2017), non c’è da star tranquilli per le scuole della Magna Graecia poichè ben 19 risultano accreditate con riserva, tra cui la stessa cardiochirurgia, secondo quelli che erano i criteri Anvur di Agosto 2017. Per il parere ci sono voluti due anni di lavori e tra i criteri c’è ad esempio la presenza di spazi adeguati e laboratori specifici nelle sedi universitarie, la garanzia di standard assistenziali di alto livello negli ospedali dove è svolto il tirocinio e l’esistenza di indicatori di performance per l’attività scientifica dei docenti. Le deliberazioni sono state assunte anche sulla base di valutazioni effettuate dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) e dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), che si sono avvalse di parametri oggettivi, secondo l’Osservatorio.  Le scuole “accreditate provvisoriamente” sono molte, ma sono in funzione a tutti gli effetti e la provvisorietà è legata al Piano di adeguamento sottoposto all’esame.  Per l’anno acaemico 2016-2017 gli specializzandi possono stare tranquilli, per il futuro è tutto da vedere. (LEGGI ARTICOLO 2017)

     

    Questa è la storia di ieri che ha portato al mancato accreditamento di oggi. Ma invece di correre ai ripari allora cosa è accaduto in 18 mesi?

    LE CAUSE FINALI DEL MANCATO ACCREDITAMENTO

    Prima di tutto  non è migliorata la qualità funzionale delle scuole di specializzazione né dal punto di vista scientifico né di volumi assistenziali, poiché ci sono stati inserimenti, in termini di risorse umane che hanno seguito criteri ben lontani da quelli che sarebbero stati necessari per poter parlare di scuole accreditate. In secondo luogo Cosenza ha iniziato a premere, ma anche questa polemica è durata il tempo di dare far dare sfogo attraverso qualche comunicato. Quindi mentre qualcuno attivava solo barricate di carte qualcun altro lavorava per depontenziare medicina a Catanzaro e aprire uno spiraglio per il  capoluogo Bruzio. E al momento pare che i risultati diano ragione a questi ultimi. Inoltre  le comunicazioni riguardanti le chiusure delle scuole, sono avvenute prima tramite i giornali e solo dopo per le vie ufficiali  la valutazione dell’Osservatorio, che doveva avvenire dopo 2 anni dal primo accreditamento ed era inizialmente prevista per ottobre 2019, è stata anticipata a marzo-aprile in maniera arbitraria (pare che sia previsto un avvicendamento interno e quindi chi c’è ha avuto fretta di chiudere prima).  La mancata creazione dell’Azienda sanitaria unica a Catanzaro, ha determinato il venir meno di volumi assistenziali essenziali, che rientrano tra i criteri per l’accreditamento delle Scuole. E non ultimo pesa il fatto che dal 2004 e cioè dalla sua scadenza, l’A.O.U. Mater Domini non ha un atto Aziendale, propedeutico alla migliore organizzazione delle varie Unità Operative, considerando la presenza di UO doppie e in certi casi triple. Il resto al momento sono solo demagogiche ed inutili parole

     

     

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