Gli scompensi del regionalismo differenziato penalizzano la Calabria

Grande interesse per il tema trattato nel Corso di Management dell'Ordine dei Medici

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    Il regionalismo differenziato è un tema molto caldo che desta grande interesse ma anche preoccupazione. L’argomento è stato al centro del primo incontro della X edizione del Corso Avanzato di Management Medico organizzato dall’Ordine dei Medici di Catanzaro presieduto dal dott. Vincenzo Antonio Ciconte. L’incontro è stato aperto da Ciconte e dal dott. Pasquale Puzzonia, rispettivamente presidente e direttore del Corso. A relazionare sul problema della dualità della sanità italiana e della differenza tra Nord e Sud che colpisce non solo i pazienti ma anche i medici è stato il dott. Maurizio Andreoli, medico di Medicina Generale a Varese. Andreoli ha ripercorso la storia del regionalismo differenziato, a partire dalle vicende della Costituzione e, in particolare, soffermandosi sulla riforma del 2001 e le modifiche dell’art. 116 – con le quali è stato previsto anche per le regioni a statuto ordinario la possibilità di richiedere particolari forme di autonomia – e dell’art. 117 che ha invertito il ruolo Stato-Regioni, fortificando il potere legislativo di quest’ultime.

    “Ci sono – ha affermato Andreoli – diverse contraddizioni e ambiguità nel sistema del federalismo fiscale. Ad esempio, l’art. 119 consente che alle regioni possano essere trasferite quote del gettito fiscale per finanziare integralmente le funzioni riconosciute, come istruzione e sanità, ma questo genera notevoli disequilibri.” “Le attuali regole – ha sottolineato Andreoli – in tema di piano di rientro e di mobilità, penalizzano le regioni più deboli. Per regioni come la Calabria è importante eliminare il collegamento tra capacità fiscale e finanziamento delle materie di competenza perché si creerebbe un ulteriore scompenso.” “I problemi della sanità calabrese – ha aggiunto Andreoli – non sono legati ai professionisti che vi lavorano ma, bensì, ad un processo storico-nazionale che ha creato degli squilibri tra le regioni. La soluzione? Immettere risorse umane e finanziarie per rendere più efficiente il sistema. La sanità non è una voce negativa ma di sviluppo e il cittadino ha il diritto-dovere di essere a conoscenza della situazione perché in merito c’è una grande disinformazione.” Il Corso Avanzato di Management ritornerà sul tema delle riforme in materia sanitaria e questione meridionale il 27 e il 28 giugno con il prof. Ivan Cavicchi. La Segreteria Organizzativa del Corso è gestita dalla Chronos Congressi ed Eventi.

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