Dalla Chiesa: ‘Caro Antonio, nel tuo tema scorreva la vita di papà’

La figlia del Generale, Simona: 'Tu mi hai fatto capire, così come tanti altri tuoi coetanei incontrati in questi anni, che c’è sempre spazio per coltivare la speranza. Anche quando sembra che la crisi di valori abbia disegnato nuove regole sociali'

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    Riceviamo e pubblichiamo la risposta di Simona Dalla Chiesa allo studente che stamani ha pubblicato il suo intervento su Catanzaroinforma dopo aver affrontato la traccia di esame di Maturità sul Generale Dalla Chiesa

    Di Simona Dalla Chiesa*
    Carissimo Antonio, non so dirti con quanta emozione sia io che mia sorella abbiamo letto le tue bellissime parole… Ad ogni riga, mentre gli occhi mi si appannavano, vedevo scorrere la vita di papà, il suo impegno, il suo senso delle Istituzioni, la sua ricerca di giustizia, e soprattutto quella fiducia nei giovani che non l’aveva mai abbandonato…
    E tu, caro Antonio, con la sensibilità e la profondità del tuo scritto, hai dimostrato che aveva “visto giusto” quando aveva scelto i “ragazzi dallo sguardo pulito” come i suoi migliori alleati. Tu mi hai fatto capire, così come tanti altri tuoi coetanei incontrati in questi anni, che c’è sempre spazio per coltivare la speranza. Anche nei momenti più bui.
    Anche quando sembra che la crisi di valori abbia disegnato nuove regole sociali.
    Anche quando gli egoismi privati o collettivi fanno dimenticare la bellezza dell’essere umani.
    Anche quando la volgarità e la prepotenza diventano modelli di comportamento condivisi ed imitati.
    Perché anche allora, per fortuna, ci siete voi, i giovani, pronti a scalare il futuro con sogni, ideali e progetti che hanno la forza e la freschezza della vostra irripetibile età.
    Grazie Antonio, per aver scelto “quella” traccia e per aver dimostrato, con la tua penna “che scorreva veloce sul foglio”, che certi valori sono sempre vivi e attuali, e sono la  base di una coscienza civile moderna e democratica. Qualunque sia la valutazione in sede di esame, io sono tanto orgogliosa del tuo lavoro!
    E grazie per aver pensato con la tua lettera a noi figli: sai, non è stato facile per noi….in tutti questi anni abbiamo cercato di restituire a nostro padre un po’ del suo amore, impegnandoci a mantenere viva la sua memoria e riaffermando la forza delle sue scelte. In questo percorso abbiamo trovato nelle scuole il principale punto di riferimento…Ecco perché mi ha particolarmente commossa la presenza di una traccia su papà. Perché la sua storia è diventata attualità per tanti ragazzi e la sua vita è ancora un esempio per tutti di dedizione allo Stato. E allora nessuno, ricordando il suo impegno, potrà dire che “non ne valeva la pena”.
     

    *figlia del Generale Carlo Alberto ucciso dalla mafia

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