Due giovani cuochi catanzaresi nelle cucine dell’Hilton di Brighton foto

Pio e Vincenzo raccontano la loro storia audace, sacrificata e fortunata

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    di Maria Teresa Rotundo

    E’ una bella ed intraprendente storia quella di Pio e Vincenzo due giovanissimi ragazzi che, zaino in spalla, hanno deciso di trasferirsi per intraprendere la propria carriera professionale in Inghilterra. Detta in questi termini, forse, potrebbe sembrare una storia come quella di tanti che vanno via da Catanzaro, dalla Calabria e dall’Italia per realizzarsi all’estero. Ormai sono costretti a farlo in tanti. E’ la normalità. Ma quella di Pio Iassogna, 19 anni, beneventino di nascita e catanzarese di adozione, e di Vincenzo Catizone, 21 anni di Simeri Crichi, è una storia che merita di essere raccontata perché piena di forza, ambizione, passione, sacrifici e sogni. La loro avventura non è stata facile ma passo dopo passo, senza scoraggiarsi hanno intrapreso il loro percorso lavorativo come cuochi, ed oggi, hanno la fortuna di lavorare, nella città di Brighton, per l’Hilton, una delle più prestigiose catene alberghiere del mondo. “Dopo il diploma all’istituto Alberghiero di Soverato mi sono trasferito insieme a Vincenzo a Brighton”, ha raccontato Pio, ma perché proprio qui?: “Grazie al nostro prof. Benvenuto, in questa città siamo riusciti ad ottenere un primo inserimento lavorativo,  e questo vuol dire tanto, perché arrivare in una città straniera, che non si conosce affatto,  già con un lavoro nelle mani è un grande aiuto. Così abbiamo iniziato a lavorare in un ristorante italiano dove abbiamo cominciato a fare esperienza e ad imparare la lingua – hanno proseguito i due giovani cuochi –  poi è arrivata la chiamata dall’Hilton, una grande opportunità per due giovani italiani come noi!” Ed è proprio vero, la fortuna aiuta gli audaci, e Pio e Vincenzo lo sono stati fin dall’inizio, hanno deciso di allontanarsi dai propri affetti e questo gli è costato sacrificio, si sono impegnati per fare esperienza e alla fine sono stati ripagati.

    “All’Hilton lavoriamo nella main kitchen spostandoci per varie sezioni e riuscendo ad imparare molte cose – hanno sottolineato – non facciamo cucina italiana ma la nostra mansione ci piace e siamo contenti di poter fare esperienza in una grande realtà mondiale. Qui siamo a contatto con colleghi provenienti da tutto il mondo, il nostro Executive Chef, Kurt Kutajare, è di Malta,  mentre l’Head Chef  con la quale lavoriamo è Erika Caroleo, una donna italiana. La paga è buona – proseguono – riusciamo a gestire le spese anche se gli affitti sono alti, ma quello che vogliamo sottolineare è che abbiamo la possibilità di ampliare le nostre conoscenze in cucina.”

    Pio e Vincenzo stanno vivendo una gran bella esperienza e hanno la possibilità di crescere come cuochi, periodicamente infatti partecipano anche ai cooking show promossi dalla Federazione Italiana Cuochi, a stretto contatto con importanti cuochi italiani con cui hanno l’opportunità di approfondire su piatti e ingredienti delle diverse regioni italiane. Un’esperienza gratificante insomma che si stanno godendo a pieno: “Ci manca l’Italia? Si, tanto. Ci mancano la famiglia e i luoghi, non vediamo l’ora di rientrare per le vacanze. Per il momento però continuiamo a stare qui e a crescere. Brighton è una bella cittadina, si vive bene. Nel tempo libero riusciamo anche a divertirci – proseguono – Qui la squadra di calcio è in Premier League e spesso riusciamo anche ad andare alla Stadio. Il nostro sogno è quello di aprire un ristorante tutto nostro, non sappiamo se riusciremo a realizzarlo qui o in Italia e ancora non abbiamo deciso se ci dedicheremo alla cucina italiana o meno. Ma non è ancora tempo per pensarci – concludono –  perché per ora vogliamo proseguire bene il percorso intrapreso all’Hilton!”

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