Giornata contro le droghe, Crea fa il punto della situazione (VIDEO)

La ricorrenza è domani: vediamo chiaramente con i nostri occhi che il problema non solo esiste ma ha assunto e assume sempre di più  proporzioni significative e preoccupanti

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    Anche quest’anno come Crea Calabria ( Coordinamento Regionale Enti Accreditati per il trattamento delle Dipendenze Patologiche), in occasione  della ricorrenza del 26 giugno, “Giornata Internazionale contro l’Abuso e il Traffico Illecito di Stupefacenti”, vogliamo provare – si legge in una nota stampa – a  richiamare l’attenzione sulle Dipendenze Patologiche , ad inquadrare la situazione attuale ed a proporre delle strategie percorribili.

    E’ un dato di fatto che sia a livello di opinione pubblica, di  giornali, di televisioni e sia a livello di programmazione politica Nazionale e Regionale non si discute più di Dipendenze , non si pianificano interventi, non si concertano strategie, sembra quasi che il “problema” non esista più.

    In realtà sappiamo con certezza e vediamo chiaramente con i nostri occhi che il problema non solo esiste ma ha assunto e assume sempre di più  proporzioni significative e preoccupanti.

    Per avere una piccolissima idea di cosa stiamo parlando basta guardare alcuni dati presentati nell’ultima relazione al parlamento:

    Un terzo della popolazione fra i 15 e i 64 anni ha sperimentato sostanze psicoattive illegali almeno una volta nel corso della propria vita ;

    • Uno su dieci ( circa quattro milioni) lo ha fatto nel corso del 2017;
    • La cannabis è la sostanza più diffusa( anche fra gli studenti) , seguita dalla cocaina e dagli oppiacei ;

    Sono aumentati i decessi direttamente attribuibili all’uso di sostanze stupefacenti ( 294 nel 2017 , il 10% in più rispetto al 2016);

    • Il giro d’affari illegale riguardante le sostanze stupefacenti ammonta quasi a un punto di PIL (0,9%), ed è stimato in 14,4 miliardi di euro; anche questo dato è in aumento di oltre un punto percentuale rispetto all’anno 2016;
    • La cocaina è la sostanza illegale per cui si spende di più ( il 40% della spesa totale).

    Questi  dati non comprendono l’ampio numero di consumatori che non si rivolgono ai SERD  o direttamente ai servizi del Privato Sociale Accreditato.

    Infatti a rendere il quadro ancora più complesso e complicato ci sono almeno altre tre criticità evidenti:

    le sostanze d’abuso sono diverse ed il mercato offre sempre nuovi prodotti;

    • gli stili di consumo sono cambiati e di conseguenza anche la percezione e la consapevolezza dell’essere “dipendente”;
    • l’abuso di alcool nei giovanissimi (11-13 anni) è in continuo e preoccupante aumento.

    In Calabria le strutture accreditate che si occupano di Dipendenze Patologiche vivono ormai da anni un grave stato di disagio.

    Questo disagio  si ripercuote, come naturale conseguenza, sulle persone dipendenti da Sostanze d’Abuso, sulle loro famiglie e sui diversi territori .

    Disagio evidenziato indiscutibilmente dai numeri :

    Il fabbisogno regionale certificato è di 490 posti letto residenziali e 117 semiresidenziali;

    I posti letto accreditati sono 462 residenziali e 94 semiresidenziali;

    I posti letto contrattualizzati , cioè quelli di cui possono realmente usufruire le persone residenti nel territorio Calabrese, sono 175 residenziali e 20  semiresidenziali ( per essere pratici ed espliciti alla data odierna alcune delle nostre strutture non possono più fare nuovi ingressi, non possono più dare risposte alle richieste continue di trattamento in comunità terapeutica);

    la spesa dedicata alle Dipendenze patologiche è lo 0,15% dell’intero bilancio sanitario regionale ( la media nelle altre regioni è dell’1% ) ;

    Non ci sono politiche strutturate di prevenzione e la prevenzione è l’unica strada percorribile se vogliamo incidere in maniera significativa sulle Dipendenze Patologiche.

    A proposito di questa preoccupante situazione il 30 maggio abbiamo incontrato il Commissario alla Sanità Gen. Cotticelli  che

    ha ascoltato con attenzione le nostre proposte e le nostre richieste , rassicurandoci sul fatto che già dal prossimo anno cercherà, per quanto gli sarà possibile, di allineare la spesa per le Dipendenze Patologiche al reale fabbisogno Regionale.

    Al Generale Cotticelli abbiamo anche fatto presente , chiedendogli di intervenire con urgenza , la drammatica situazione in cui versano le Comunità Terapeutiche dell’ ASP di Reggio Calabria :

    non vengono pagate le fatture  da maggio 2018 ( tredici mesi ) , la situazione non è più chiaramente sostenibile e il rischio di sospensione del servizio diventa sempre più reale.

    Chiediamo alla Regione Calabria, al Commissario alla Sanità e ai Direttori Generali delle ASP (Aziende Sanitarie Provinciali) di rispettare  il diritto alla cura del cittadino Calabrese riconoscendo contrattualmente alle strutture del Privato Sociale Accreditato almeno il fabbisogno Regionale poco prima esplicitato e di dare seguito a quella concertazione costruttiva tra Dipartimento Regionale, Servizi Pubblici e Privato Sociale Accreditato che, come accaduto in passato, permetterebbe di mettere in campo le strategie necessarie per dare risposte attuali ed efficaci a tutte le Persone con problemi di Dipendenza Patologica

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