Depurazione, in un incontro pubblico le incognite per il futuro(VIDEO)

Dibattito nel quartiere Lido a cui hanno preso parte consiglieri regionali e comunali VIDEODICHIARAZIONI: FONDI A RISCHIO?

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    E’ chiaro ed evidente. Non bisogna ragionarci. La “questione depuratore” è una priorità per la città di Catanzaro, va affrontata e risolta al più presto. Ed è su questa consapevolezza che, ieri pomeriggio, nel quartiere Lido, si è tenuto un incontro/dibattito sul tema che ha coinvolto i cittadini, al quale hanno partecipato, fra gli altri, i consiglieri comunali di minoranza del Comune di Catanzaro Nicola Fiorita, Gianmichele Bosco e Fabio Celia, il consigliere regionale Arturo Bova e in cui è intervenuto anche il consigliere comunale di maggioranza dell’Amministrazione Abramo Filippo Mancuso. “Dal funzionamento del depuratore dipende la salute di tutti i cittadini – ha esordito Fiorita – abbiamo dato sempre un’attenzione particolare al problema e anche oggi ci schieriamo a fianco dei cittadini. Nell’era dei social non si può nascondere più nulla – ha proseguito – è giusto che i cittadini denuncino il problema, che si facciano sentire, perché la colpa non è di chi denuncia ma di chi le  crea i disservizi.” Un intervento secco quello del consigliere che ha aperto un lungo dibattito incentrato sull’analisi del problema che non coinvolge solo il quartiere Lido di Catanzaro che, purtroppo, ne subisce gli effetti a causa del cattivo odore, ma che riguarda tutta la città e la cui soluzione non è né semplice né immediata. Come ha sottolineato Bosco, ci sarebbero due possibili soluzioni da mettere in atto: l’adeguamento del vecchio depuratore, la via più breve e semplice, o la creazione di un nuovo sistema di depurazione che sia in grado di far fronte alle carenze dell’attuale sistema in vari quartieri cittadini: “Su queste due possibili soluzioni, attualmente, l’amministrazione non è in grado di dare alcun tipo di risposta – ha detto – Esigiamo un depuratore che sia all’altezza di Catanzaro, inteso come capoluogo di regione, dunque sia dal punto di vista formale che sostanziale.” E dopo le considerazioni di Bosco l’intervento di Filippo Mancuso: “Non è stato possibile intervenire nell’immediato a causa di un bando errato – ha sottolineato – l’amministrazione ha agito per cercare di superare il problema e da qui a breve ci sarà la soluzione.” Al dibattito è poi intervenuto Bova che ha sottolineato il suo impegno a tenere alta l’attenzione in Regione per un problema di grande rilevanza per lo sviluppo del capoluogo. E’stato poi l’architetto Pasquale Squillace a schematizzare le tappe che riguardano la vicenda e ad analizzare le cifre di una questione complessa. Dei 25 milioni di euro a disposizione per la creazione di un nuovo sistema di depurazione, se ne sono persi circa 11 milioni a causa della revoca al privato, ne rimangono oggi 14 milioni in tutto, insufficienti per creare un sistema di depurazione nuovo in grado di far fronte anche alla carenza di collegamenti fognari in varie zone della città. Prima di cedere la parola ai numerosi cittadini presenti, le conclusioni di Celia sull’intervento di pulitura delle vasche, palesato dall’amministrazione come possibile e immediata soluzione al problema, ma che non farebbe altro che aumentare il cattivo odore presente: “A Catanzaro non si deve più arrivare a trattare come urgenze gli interventi di ordinaria amministrazione con il conseguente aumento delle spese di gestione, bisogna superare questa politica del malaffare che grava sui cittadini – e sulla questione delle pulitura vasche ha concluso – dobbiamo impedirlo, anche a costo di fare le barricate!”

    Maria Teresa Rotundo

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