Badolato, il comune con la perimetrazione penalizza una farmacia

Ordinanza del Tar a favore di Carla Ceccotti 

Più informazioni su


    di Giulia Zampina

    “Esiste un pregiudizio grave ed irreparabile, dovuto al fatto che il restringimento della zona di competenza di una delle due farmacie esistenti ne determina un immediato ed apprezzabile decremento del valore economico sul mercato”.

    E’ questa una delle motivazione con la quale il  Tar Calabria ha accolto il ricorso della farmacista Carla Ceccotti ed emanato un’ordinanza che sospende gli effetti della precedente decisione dei giudici amministrativi e quindi quella del Comune di limitare l’attività al solo borgo di Badolato e non anche alla frazione marina. Hanno retto dunque le tesi portate davanti ai giudici del difensore Alfredo Gualtieri

    Carla Ceccotti è titolare di una sede farmaceutica ubicata nel centro storico di Badolato, la cui zona di insistenza si estende su “tutto il territorio comunale”, che conta una popolazione di quasi 3.000 abitanti. Il controinteressato Carella è titolare di una sede farmaceutica ubicata nella Frazione Marina di Badolato, la cui zona di insistenza si estende invece sulla sola Frazione Marina, che conta una popolazione di 2.633 abitanti.

    Con la nuova perimetrazione delle due zone farmaceutiche, impugnata, alla ricorrente viene assegnata la zona del centro storico di Badolato, che consta di 341 abitanti, mentre a. Carella viene confermata quella della Frazione Marina.

    Secondo i giudici la riperimetrazione è avvenuta interamente a discapito della posizione di Carla Ceccotti , la quale si è vista ridurre a poco più di un decimo la popolazione appartenente alla propria zona di competenza, oltre che privare definitivamente della possibilità di spostarsi verso la più appetibile frazione marina.

    Scopo della perimentrazione delle sedi farmaceutiche non è quello di ottenere il massimo decentramento delle sedi farmaceutiche, “a rischio di istituire nuove sedi che non abbiano una zona di competenza tale da garantirne la sopravvivenza”, ma di aumentare l’accessibilità all’assistenza farmaceutica in favore del maggior numero di abitanti possibile, in quanto è necessario “assicurare un’equa distribuzione sul territorio” e, solo in via aggiuntiva, tener in conto “l’esigenza di garantire l’accessibilità del servizio farmaceutico anche a quei cittadini residenti in aree scarsamente abitate” . Nella valutazione data dai giudici del Tar si rileva che “il Comune di Badolato non ha tenuto conto di altre possibilità, quali, ad esempio, quella di istituire un dispensario farmaceutico nel borgo antico ovvero di procedere a riassegnazione delle sedi farmaceutiche tra i due contendenti secondo criteri diversi; ovvero di sopprimere una delle due sedi farmaceutiche, stante il fatto che la popolazione complessiva del Paese è inferiore ai 3.300 abitanti. Esiste secondo i magistrati amministrativi –  un pregiudizio grave ed irreparabile, dovuto al fatto che il restringimento della zona di competenza di una delle due farmacie esistenti ne determina un immediato ed apprezzabile decremento del valore economico sul mercato. La trattazione di merito del ricorso è fissata per il 17 dicembre 2019.

     

    Più informazioni su