Maestro di vita e di sport: addio Salvatore Tomaselli

Ci lascia il presidente dell'Asd Pantere Nere

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    Un campo di calcio. Un pallone rimasto là, fermo, sul rettangolo verde. Tutto è al posto suo, in sospeso, perché il tempo si è fermato, di colpo. Le casacche sui sedili della panchina, i coni pronti a delineare il percorso per lo slalom, i riflettori ancora accesi. Ma non c’è nessuno, non vi sono gol o esultanze. Solo silenzio e desolazione. La città di Catanzaro perde un uomo perbene. Figura distinta, elegante, sempre sorridente, uno di quelli dinnanzi ai quali levare il cappello incrociandoli per strada. Profili oggigiorno rare da individuare. Salvatore Tomaselli, presidente dell’ASD Pantere Nere Catanzaro, non c’è più. Non perché sia stato costretto ad arrendersi alla malattia che lo ha portato via ad appena 62 anni, ma evidentemente perché alcuni spiriti guida hanno bisogno di volare in alto e tracciare la via a chi lo ha amato, nell’affrontare il dolore. Un “omone” dal cuore nobile e gentile, che ha simboleggiato egregiamente il significato di servire la comunità con generosità, in divisa da poliziotto e con la tuta dell’istruttore. Salvatore Tomaselli è stato “l’Educatore” nell’accezione più alta del termine, non per avere impartito ai ragazzi i segreti del calciare d’interno o stoppare la palla, ma per aver insegnato loro i valori dello Sport, della condivisione, del fare spogliatoio, rendendo elogio all’avversario dopo una sconfitta, accompagnando i suoi ragazzi fin dai “piccoli amici” e “primi calci” in un percorso di crescita e rettitudine, accogliendoli con quel sorriso contagioso e tenendoli per mano durante cammino. Un maestro di vita, un maestro di Sport.

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