Un’auto su sei immatricolata tramite noleggio a lungo termine

Nel 2019 un’auto su sei immatricolata tramite noleggio a lungo termine: un trend positivo che dimostra come questo settore sia in crescita

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    Un’auto su sei immatricolata tramite noleggio a lungo termine

    Un settore in crescita che dimostra come il modo di vivere i trasporti sia cambiato e si stia rivoluzionando: nel 2019 un’auto su sei immatricolata tramite noleggio a lungo termine. Un trend che sembra non arrestarsi quello della transizione dalla proprietà all’utilizzo dei veicoli, sono sempre di più infatti gli italiani, sia privati che aziende, che stanno scegliendo questa soluzione. Parte del merito di questa crescita è da attribuire sicuramente alle aziende che operano nel settore, che attraverso strategie mirate e delle politiche all’avanguardia sono riuscite a rendere competitivi i costi del noleggio per il cliente finale, tra queste una menzione d’onore sicuramente ce l’ha Finrent, una delle società storiche nel settore del noleggio di auto e furgoni a lungo termine in Italia, che ci conferma per voce del titolare il trend positivo nel settore per quanto riguarda il 2019. Secondo quanto riportato dall’ANIASA nel suo rapporto annuale infatti, che andremo a vedere nel dettaglio successivamente, le immatricolazioni effettuate a maggio 2019 sono state 33.300, il 18,1% in più rispetto alle 28.193 dello stesso mese dello scorso anno. Numeri che lasciano sicuramente pensare, perché dopo la piccola battuta d’arresto fatta registrare durante i primi mesi del 2019, complice il parallelo con i mesi dello scorso anno in cui le immatricolazioni per noleggio erano fortemente sostenute dal superammortamento sui veicoli, il settore è tornato a crescere.

    Rapporto ANIASA 2019

    I numeri però non finiscono qui, perché come ha dichiarato Alberto Viano – amministratore delegato di LeasePlan Italia – e come confermato anche dai dati di ANIASA nel suo rapporto annuale relativo alla mobilità condivisa e sostenibile in Italia: “Le immatricolazioni complessive di autovetture sul mercato italiano nel 2018 sono ancora al di sotto dei livelli ante-crisi (2007) del 23,4%, mentre quelle del noleggio a lungo termine hanno invece superato il livello ante-crisi già nel 2014 ed hanno continuato a crescere fino a collocarsi nel 2018 al di sopra del dato del 2007 del 71,2%”. Ma quali sono i motivi per cui questo settore continua a crescere senza sosta? Parte della spiegazione viene fornita dallo stesso Albero Viano, che continuando ha dichiarato perché secondo lui i contratti NLT riscuotono tanto successo sia tra le aziende che tra i privati: “Il successo del noleggio a lungo termine è dovuto ai vantaggi che la formula offre all’utilizzatore dell’auto. Infatti, a fronte di un canone mensile predeterminato per tutta la durata del noleggio si ottiene la piena disponibilità dell’auto ed inoltre la società di noleggio si assume i costi e le incombenze relative al pagamento del bollo e dell’assicurazione, alla gestione dei sinistri, alle pratiche amministrative e alla manutenzione. In pratica l’utilizzatore dell’auto deve provvedere solo all’acquisto del carburante e al pagamento dei pedaggi e dei parcheggi”. Un quadro sicuramente chiaro quello che emerge da queste dichiarazioni, vantaggi per i clienti e meno preoccupazioni per quanto riguarda l’utilizzo e la gestione dell’autovettura.

    Alimentazioni ed energie alternative

    Per completare la nostra analisi sul mercato NLT vogliamo soffermaci ora su un altro dato, per noi, altrettanto importante: ovvero quello relativo alle alimentazioni e alle energie alternative. Sempre secondo il rapporto di ANIASA infatti sul versante delle alimentazioni nel 2018 è accaduto che tutte le categorie hanno incrementato i volumi, ad eccezione di quella a benzina che ha perso il 15% rispetto al 2017. Il diesel ha incrementato i volumi dello 0,5%. Le alimentazioni alternative hanno complessivamente incrementato i volumi del 95%, passando da 13.000 immatricolazioni nel 2017 a 26.000 nel 2018. Questo dato per noi è molto importate perché ci mostra non solo che gli italiani sono ormai pronti ad affrontare e concepire questa nuova forma di mobilità, ma anche che stiano puntando su una tipologia di alimentazione maggiormente eco-compatibile rispetto al passato. Un traguardo importante per una società che ha voglia di cambiare rotta ed aggregarsi al resto dell’Europa che ha puntato su politiche atte a ridurre l’inquinamento ambientale ormai da molto tempo.

    Conclusioni

    Per concludere insomma questo settore sembra in forte ascesa e lascia ben sperare gli addetti ai lavori, non sappiamo dove possa arrivare, però le iniziative che si stanno prendendo sembrano davvero molto interessanti; iniziative che vedono la smart mobility come una risorsa e non semplicemente come uno strumento di monetizzazione transitoria.

     

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