Focus ‘ndrangheta’, a viale Isonzo droga e allacci abusivi

Denunciate tre persone

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    Nell’ambito dei controlli disposti dalla Questura nel quartiere di viale Isonzo, zona nota per essere popolata da persone dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti e alla commissione di reati di ogni genere e in cui sono stati rilevati nel corso degli anni recenti numerosi casi di occupazione abusiva di immobili di edilizia popolare ed allacci abusivi alle reti elettrica e del gas, in data 24 luglio , personale del Commissariato di P.S. di Catanzaro Lido, coadiuvato da personale del Reparto Prevenzione Crimine di Vibo Valentia e da una unità cinofila, ha effettuato un servizio mirato alla rilevazione di allacci abusivi di utenze. Nel corso del servizio che ha avuto ad oggetto una specifica palazzina e le sue adiacenze sono stati rilevati due allacci abusivi alla rete elettrica che, mediante intervento di personale tecnico dell’Enel, si verificava conducevano in due alloggi. È scattata pertanto la denuncia a piede libero di tre soggetti: B.G. cl. 1986, V.A. cl. 1990 e B.L. cl. 1987, residenti negli immobili a cui era diretta l’energia elettrica sottratta illegalmente. L’intervento effettuato dai tecnici si è concluso con la rimozione degli allacci abusivi, realizzati oltretutto in spregio ad ogni regola tecnica e quindi altamente pericolosi, e la rimessione in pristino dell’impianto elettrico. Sono in corso accertamenti presso A.T.E.R.P. finalizzati a verificare la posizione degli occupanti le unità immobiliari oggetto di controllo. Nel medesimo contesto, sulla base di quanto accertato nel corso di pregressi servizi ovvero la prassi di depositare la sostanza stupefacente al di fuori delle abitazioni anche al fine di eludere ogni forma di controllo posto in essere dalle Forze dell’Ordine, il personale impiegato nel servizio avviava un’ampia ricognizione degli spazi esterni alle palazzine del quartiere con l’ausilio dell’unità cinofila. Nel corso della battuta il cane fiutava qualcosa conducendo il personale all’intercapedine posta tra un marciapiede e la strada e qui, abilmente occultati nella stretta fessura, venivano rinvenuti alcuni involucri termosaldati di notevoli dimensioni contenenti sostanza che, successivamente sottoposta ad accertamenti presso il Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, si rivelava essere stupefacente del tipo cocaina per un peso lordo di 560 gr. che veniva sequestrata. La sostanza stupefacente con alto grado di purezza, al dettaglio avrebbe fruttato ricavi illeciti per un valore di circa 150.000,00 mila euro.

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