A lezione di storia in Villa Margherita

Successo per l'iniziativa dell'associazione Catanzaro è la mia città.

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    Nella serata di ieri, nel centro di Catanzaro, in una splendida “Villa Margherita” quale luogo per una vera e propria “lezione di storia”, un numeroso ed attento pubblico ha ascoltato alcune delle vicende della storia di Catanzaro. La possibilità di questa particolare serata culturale, è stata data dall’Associazione “ Catanzaro è la mia città” con il patrocinio gratuito dell’Assessorato alla cultura del Comune di Catanzaro e, come sottolineato dal presidente dell’associazione Francesco Vallone, ancora una volta si è voluto rimarcare come il capoluogo catanzarese sia ricco di cultura, di storia ed appassionanti vicende che costituiscono un ragguardevole passato con luoghi ed insigni personaggi storici.

    Nel racconto, mirabilmente espresso da un profondo conoscitore della storia di Catanzaro il dott. Mario Mauro, sono stati toccati vari punti ad iniziare da quella che è la parte esterna alla Villa con importanti edifici, come ad esempio il Monastero delle Clarisse ora sede della Legione dei Carabinieri. In città, numerosi i Monasteri esistenti all’epoca, ma, in occasione del disastroso terremoto del 1783, il governo decise di confiscarne alcuni per aumentare il patrimonio dello stato in modo da poter dare un aiuto materiale a tutti i terremotati.

    Nelle vicinanze, come sottolinea Mario Mauro, altri considerevoli edifici fanno da cornice, da menzionare il Palazzo Salsano, il Teatro Politeama pregevole per la sua valenza artistica e per la sua singolare architettura esterna ed interna con “motivi marini”, lo stesso Palazzo De Nobili rimarcando la storia d’amore di Rachele De Nobili e Saverio Marincola della famiglia rivale ed ancor oggi la loro presenza sembra aleggiare fra le mura del palazzo. Una storia che si ricollega a quella di Giulietta e Romeo, anche se nata prima e certamente da non dimenticare per il tragico epilogo con la morte di Saverio per mano dei fratelli di Rachele e la fine di quest’ultima che terminò i suoi giorni fra le mura di un Convento, delle “murate vive”. Entrando nella Villa, il folto gruppo dei partecipanti non può certamente rimanere indifferente difronte alla bellezza dei giardini e del particolare “gazebo” illuminato ed è qui che si prosegue con la “storia”, si sottolinea, infatti, che il giardino venne inaugurato il 21 gennaio del 1881, in occasione della visita della regina Margherita, dandole il suo nome.

    Ultimamente la Villa è stata restaurata e la sua bellezza si completa con un panorama mozzafiato che di giorno si può ampiamente ammirare, al suo interno, oltre alle meravigliose piante, si pregia di ospitare il Museo Archeologico Numismatico e la Biblioteca comunale “Filippo De Nobili”. Il Museo, raccoglie un vero patrimonio di reperti archeologici del periodo del ferro, del bronzo e dell’età paleocristiana ed una pregiata collezione numismatica con monete antiche e moderne. La Biblioteca, racchiude anch’essa un alto patrimonio culturale con considerevoli volumi, ora dotata di nuovi spazi con sala multimediale ed archivio storico.

    Nel proseguo dell’excursus culturale, ci si sofferma sui particolari “busti” marmorei di personaggi storici di notevole spessore, tra i quali: Francesco De Seta (politico), Francesco Fiorentino (filosofo dell’ottocento), Andrea Cefalì (celebre pittore), Diodato Borrelli (medico), Eugenio De Riso (patriota), Luigi Grimaldi ( avvocato), Antonio Greco ( patriota), Bernardino Grimaldi ( avvocato ed uomo di cultura), Giuseppe Rossi ( politico). Ognuno di essi, si distinse in maniera preponderante con le proprie qualità di professione, di pensiero e di arte. La parte conclusiva di questo considerevole ragguaglio storico, è stata incentrata sull’avvenuta manifestazione del 500° Anniversario del Consolato della fondazione dell’arte della seta a Catanzaro.

    Si è ricordato che Carlo V concesse alla città di Catanzaro l’istituzione del “Consolato della seta”, furono quindi applicate regole, norme ed anche sanzioni, che disciplinavano l’antica arte serica. Tutto ciò al fine di regolamentare anche un processo di esportazione che veniva effettuato in tutta Europa, determinando Catanzaro come uno dei principali produttori di sete pregiate. In chiusura, si è ricordato un momento particolare delle vicissitudini “belliche” della città, ovvero il suo assedio da parte dei francesi nel 1528. Una pagina storica, che rimarrà certamente indelebile, infatti dopo un persistente assedio che vide la città completamente “chiusa” ad ogni operatività, ci fu una svolta decisiva in cui le valenti milizie catanzaresi diedero una forte prova di coraggio e nella vallata della Fiumarella sconfissero i francesi e li costrinsero alla fuga.

    Carlo V, dal 1528, parlerà della vittoria dei catanzaresi soltanto nel 1531 attribuendo alla città di Catanzaro una parte “non piccola di gloria”, sottolineando quindi la grande valenza dell’operato. Fu proprio in questa fase “belligerante” che venne coniata la moneta del “Carlino”, usata come “moneta provvisoria” per il pagamento dei soldati. La serata, ha dunque permesso di rinnovare alcuni episodi storici della città, momenti culturali che l’Associazione “Catanzaro è la mia città” sovente propone, un impegno profuso dai suoi componenti ( Francesco Vallone presidente , Anna Zampina vice presidente ed ancora Caterina Rafele, Teresa Scamardì, Mario Mauro, Pamela Ruga, William Panzino, Giulia Menniti) che primariamente aspirano ad elevare ogni aspetto culturale senza mai disperdere importanti fasi identitarie.

     Elisa Giovene

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