Ciardiello: ‘Catanzaro, parti bene. Sarà lotta con Bari e Catania’

L'ex capitano giallorosso "torna a casa" per le vacanze e attende l'inizio della nuova stagione: "Catanzaro piazza che non può accontentarsi. Curioso di vedere Kanoute"

Più informazioni su


    In vacanza? No, a casa” aveva scritto in calce ad una sua foto sorridente, scattata al “Ceravolo” e postata su facebook alla vigilia di ferragosto. E non vi è dubbio che sia così per uno come Marco Ciardiello: abituato ad essere sempre “di casa” a Catanzaro da giocatore, di nuovo “a casa” per una piccola parentesi di relax agostano che non poteva ovviamente prescindere da una capatina al vecchio impianto di via Paglia. Oltre sessanta presenze con la casacca giallorossa addosso, la fascia di capitano al braccio e la poderosa spinta della Curva Ovest alle spalle. Il ricordo più bello di quell’avventura? Neanche a dirlo: «La promozione in B ad Ascoli, conquistata da capitano non giocatore per via dell’infortunio»; quello più brutto, al contrario, «gli scivoloni playoff, una maledizione difficile da mandare giù». Passato che non passa, difficile da dimenticare: fotogrammi di una vita in pantaloncini e tacchetti oggi trasformati in passione da tifoso. «Le aquile continuo a seguirle – dice da sotto il suo ombrellone, davanti al mare di Soverato – poi ora che c’è di nuovo dentro il mio amico Pasquale (Logiudice n.d.r.) sarebbe impossibile non farlo». 

    «PARTIRE BENE» – Ad attendere impaziente l’inizio della nuova stagione – quella dell’annunciata, più convinta, corsa alla B – c’è anche lui, insomma. Si partirà domenica prossima, in casa contro il Teramo e per Ciardiello «si potrà puntare alle prime posizioni, al pari di Bari e Catania, antagoniste più attrezzate sulla carta»: «I pugliesi partono forse da favoriti per gli investimenti fatti – ha detto – ma qualche sorpresa nel calcio c’è sempre ed è sempre il campo a dire l’ultima parola. L’importante sarà partire bene – ha aggiunto – il calendario prevede un avvio non complicatissimo e l’entusiasmo potrebbe fare tanto per accrescere l’autostima». Di certo le basi sono state ben gettate, fa capire, anche grazie «ad una società di catanzaresi e di appassionati di questi colori»: «Catanzaro è una piazza che giustamente non può accontentarsi – ha sottolineato – vuole vincere e per farlo bisogna spendere tante energie; di questi tempi fare calcio non è facile, specie in LegaPro, ma la proprietà è solida, seria e perbene e questa è già una grande garanzia». Occhi puntati su Kanoute – «sono molto curioso di vederlo quest’anno, ha grandi potenzialità e spero che trovi la giusta continuità dopo l’infortunio» – ma anche sulla difesa, reparto che, per ovvie ragioni, gli sta più a cuore. 

    «SE NON PUOI VINCERE, NON PERDERE» – «La linea arretrata prima di tutto – dice ridendo, orgoglioso del suo passato – Quando giocavo dicevo ai miei compagni che l’importante era non prenderle e che se proprio non si riesce a vincere,  è fondamentale non perdere». Concetto che ovviamente vale doppio in LegaPro, campionato in cui «è l’esperienza a farla da padrona, soprattutto in difesa»: «Il gioco di Auteri è molto offensivo – ha detto – chi gioca con trenta metri alle spalle deve essere bravo a capire i momenti della gara, quando si attacca e quando invece è necessario soffrire. Il mister lavora parecchio bene sulle linee, sale molto e pretende anche tanto dai suoi difensori. Imparare i meccanismi alla svelta sarà importante per iniziare la stagione con il piede giusto». E a questo la squadra lavorerà anche oggi, sul campo, con una “doppia” sotto il sole di Giovino, nell’ultimo weekend senza impegni ufficiali prima dello start.

    G.g.

    Più informazioni su