Situazione piscina Caliò: nuova interrogazione del consigliere Celia

'L'attuale concessionario avrebbe dovuto garantire la perfetta efficienza di due impianti natatori'

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    “Un argomento delicato, che non si riesce ad affrontare nei giusti termini. Mi riferisco alle sorti della piscina del quartiere Pontepiccolo. L’impianto, intitolato allo sfortunato Vinicio Caliò che nel quartiere era benvoluto da tutti e ancora di più amato dopo la tragica scomparsa nella tragedia del camping Le Giare del settembre 2000, da sempre frequentato da centinaia di catanzaresi e non solo. Una struttura che – si legge ancora nel comunicato stampa inoltrato agli organi di stampa dal componente della civica assise di Palazzo de Nobili, Fabio Celia – avrebbe dovuto essere un fiore all’occhiello della città, magari unitamente ai limitrofi campi da tennis in cui praticare due sport, nuoto e tennis appunto, molto utili al benessere fisico dei ragazzi, dei giovani ma anche dei cittadini più maturi. Peccato, però, che le scriteriate scelte dell’amministrazione comunale non abbiano permesso di dargli la meritata funzionalità e, aggiungerei io, dignità. Il management attuale è infatti sembrato carente fin dall’inizio con degli impegni assunti in base al bando di gara per l’aggiudicazione della gestione che a distanza di tantissimo tempo, e innumerevoli proroghe, non sono stati onorati. Un fatto grave che ho stigmatizzato in ogni modo senza purtroppo riuscirne a cavare il classico ragno dal buco. Non facendomi tuttavia desistere dall’occuparmene con immutato interesse”.

    Continua la sua incessante battaglia, dunque, lo stesso consigliere di Fare per Catanzaro che nel trascorrere dei mesi ha presentato numerosi accessi agli atti proprio sulla piscina. “Ho scritto varie volte – ha aggiunto – agli uffici e settori municipali preposti, stigmatizzando lo stato di degrado o comunque l’assoluta mancanza delle migliorie tecniche espressamente previste dalla manifestazione d’interesse a suo tempo redatta per la Caliò.

    Come premesso, però, non sono riuscito a ottenere risposte plausibili e meno che mai esaurienti. Stamani, comunque, ho ripresentato un’interrogazione sul tema, mettendo in rilievo un aspetto fondamentale: l’attuale concessionario avrebbe dovuto garantire la perfetta efficienza di due impianti natatori, avvalendosi di altrettanti tecnici che tuttavia mi risulta neppure abbiano messo piede nella struttura. Mi pare allora – ha chiosato Celia – per come evidenziato nell’ennesimo atto ufficiale vergato dal sottoscritto, che non ci siano i requisiti per far concorrere di nuovo alla vittoria di un altro appalto ad hoc sulla piscina il soggetto incaricato della gestione negli ultimi anni”.

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