Attore di Catanzaro nel film di Avati

Si tratta di Giuseppe Ansaldi

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    C’è anche Giuseppe Ansaldi nell’ultimo film di Pupi Avati. Il giovane attore catanzarese è infatti in questi giorni nelle sale cinematografiche con una piccola parte ne “Il signor Diavolo”, in cui interpreta un medico della clinica in cui il padre del protagonista è ricoverato. Non è la prima volta che viene diretto dal grande regista bolognese: dopo averlo voluto nei lavori per la televisione “Il bambino cattivo”, “Il matrimonio” e “Il sole negli occhi”, Avati lo ha ingaggiato anche per il suo ritorno all’horror, o meglio al cinema di atmosfera horror. «E’ un grande regista e la sua grandezza si vede anche nel modo con cui si rapporta alle persone che lavorano con lui – ha raccontato Ansaldi, in questi giorni in Calabria -. Ha un modo di fare molto dolce, è una persona di grande cuore, carinissima». Caratteristiche non troppo facili da incontrare nell’ambiente. E pure Ansaldi lo conosce bene, l’ambiente, visto che da oltre venti anni ci si è dedicato anima e corpo.

    Nonostante le difficoltà, Giuseppe è riuscito a ritagliarsi un po’ di spazio, ottenendo piccoli ruoli, ma sempre più impegnativi, che gli permettono di vivere della sua passione e gli confermano quanto il lavoro, alla lunga, paghi sempre. Dopo la partecipazione al film “Uno di famiglia” di Alessio Federici, nelle sale a fine 2018, è arrivata infatti la nuova esperienza con Avati.

    E “Il signor Diavolo”, infatti, non l’ha ancora visto, in realtà ,non per volontà, bensì per mancanza di tempo: nelle ultime settimane il “nostro” è stato impegnato nelle riprese di una fiction di cui ancora non si può dire molto, ma della quale scriveremo a breve, per cui non ha avuto modo di vedere il film. Sempre molto impegnato anche con l’attività del teatro ragazzi, Giuseppe, ormai romano d’adozione, vuole mantenere stretti i legami con la sua terra: «Spero di poter lavorare presto anche qui – ha detto -. C’è un certo fermento cinematografico negli ultimi tempi, in Calabria, si sta lavorando molto. E’ una cosa bella, che potrebbe portare benefici a tutto il territorio, come già accaduto altrove». Il riferimento è alla Puglia, mica poi tanto lontana.

    Carmen Loiacono

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