Catanzaro Calcio, Quaranta si presenta: voglio rigiocarmi la B

Il difensore proveniente da Ascoli: 'Catanzaro non è un passo indietro e questo girone e una B2'

Più informazioni su


    di Gianfranco Giovane

    Sguardo per nulla timoroso, stazza da corazziere nonostante la carta d’identità dica solo ventidue anni. Voglia di farsi notare, di svestire subito i panni dell’ultimo arrivato per conquistare d’immediato il centro del palcoscenico e riprendersi, magari con il Catanzaro, quella B abbandonata per ora solo temporaneamente dopo il via libera dell’Ascoli. Vuole stupire, Danilo Quaranta, e lo fa capire a chiare lettere già nel giorno della sua presentazione ufficiale a Giovino. Sul finire del mercato, ma dopo un lungo monitoraggio, il club giallorosso è riuscito a strappare ai marchigiani l’accordo per un prestito: il diesse Logiudice ha investito in maniera diretta su di lui per colmare la falla mancina della difesa denunciata da Auteri e le aspettative, ora che il sipario è calato sul mercato, non possono che essere importanti. «Sono venuto qui per migliorare – ha detto al primo impatto il centrale – e conoscendo la validità del mister, della squadra e del progetto in generale so che potrò farlo». Aver abbandonato la B per la C non vuol dire per lui «aver fatto un passo indietro», anzi: quella di Catanzaro viene vista come «un’occasione colta per scelta personale», una sorta di tirocinio-gavetta di cui si sentiva quasi la necessità «per potersi poi rigiocare la cadetteria». E la concorrenza, tanta e forte nel ruolo, viene considerata anche per questo uno stimolo ulteriore.

    «Devo ancora calarmi nella realtà e nelle logiche di squadra – ha confessato Quaranta – Qui ci sono giocatori esperti e di categoria ma darò il massimo per poter trovare presto il mio spazio. Questa serie e soprattutto questo girone sono una sorta di B2 – ha aggiunto – Catanzaro gode di un pubblico di altra categoria e non vedo l’ora di vedere i tifosi allo stadio». Mancino puro, capace di giocare da terzo in una difesa a tre o da centrale in quella a quattro, Quaranta si è autodefinito un giocatore veloce – «caratteristica abbastanza inedita per un difensore centrale», ha affermato – uno a suo agio nel trattare il pallone anche in fase di impostazione e con una struttura fisica valida anche per il gioco aereo. Ci sarà bisogno di uno davvero così in campo per fronteggiare le altre corazzate. E Quaranta, sfrontata gioventù, è pronto a giocare le sue carte.

    Più informazioni su